Gli italiani non credono nella ripresa economica

Peggiorano le attese sulla situazione economica delle famiglie. Al di là degli slogan, la cura Monti non sembra funzionare

Gli italiani non credono nella ripresa economica

Un altro effetto della cura Monti? Gli italiani non hanno più fiducia nel futuro. Basta dare un'occhiata ai dati pubblicati dall'Istat per capire che la situazione è tutt'altro che rosea. A novembre l’indice del clima di fiducia dei consumatori è, infatti, sceso a 84,8 da 86,2: si tratta del dato più basso dal gennaio 1996, da quando cioè hanno avuto inizio le serie storiche. Come fa notare l'Istat, sul peggioramento pesano soprattutto il deteriorarsi delle aspettative sul futuro e l'innalzamento del tasso di disoccupazione.

Dalla recessione economica alla crisi del mercato del lavoro: sono diversi i fattori che stanno minando la fiducia degli italiani che non vedono possibile una ripresa nell'immediato. Insomma, al di là degli slogan lanciati quotidianamente dal governo, la cura stilata dal premier Mario Monti non sembra affatto funzionare. Per il mese di novembre l’Istituto di statistica ha, infatti, indicato una diminuzione sia della componente riferita al clima economico generale (da 71,5 a 69,4) sia quella relativa alla dimensione personale (da 91,0 a 90,9). È stato, tuttavia, registrato un miglioramento del clima corrente (da 91,9 a 92,3), mentre ha subito una decisa flessione il dato sulla situazione futura (da 78,2 a 75,2). "Nel dettaglio - fa sapere l’Istat - peggiorano le opinioni e le attese sulla situazione economica della famiglia".

Il saldo dei giudizi sul bilancio familiare è calato, mentre le opportunità attuali di risparmio e le possibilità future hanno segnato un miglioramento. A livello territoriale il clima di fiducia è aumentato lievemente nel Mezzogiorno, ma è diminuito nel resto del Paese.

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