Arrivano altre novità sul dl Fisco e in particolare sulla pace fiscale approvata dal Consiglio dei ministri lunedì scorso. Novità che sembrano aver sopreso il vicepremier Luigi Di Maio che ha denunciato una "manipolazione" nel testo definitivo che permette un rientro di capitali dall'estero.
Il condono si allarga
Anche l'Iva entra nel condono. Sull'imposta sul valore aggiunto non verrà applicata una aliquota al 20 per cento, ma una aliquota forfettaria media. Inoltre se il contribuente non riesce a determinarla scatta quella ordinaria al 22%. Con questo "trucchetto" di fatto questo punto del condono si mette al riparo da critiche dell'Ue, dato che l'Iva è un'imposta europea.
Ma le novità non finiscono qui. Infatti verrà calcolato il tetto dei 100 mila euro per mettersi in regola per ogni imposta e pero ogni anno dal 2013 al 2016. I termini per aderire alla dichiarazione integrativa speciale scadono il 31 maggio del 2019. La prima rata in forma unica è possibile pagarla fino al 31 luglio. C'è inoltre la possibilità di rateizzare in cinque anni l'importo. Nel condono ci sono anche alcuni cambiamenti che riguardano la pena per il reato di riciclaggio. Per i contribuenti che aderiranno alla pace fiscale presentando la dichiarazione integrativa "è esclusa la punibilità - si legge nel testo del decreto - dei reati tributari come l’omesso versamento di ritenuto dovute o certificate e l’omesso versamento di Iva e dei dei reati connessi al riciclaggio e autoriciclaggio". Inoltre con il condono sarebbe prevista anche l'emersione dei capitali all'estero.
Di fatto, come ricorda Italia Oggi, la disposizione della chiusura agevolata al 20% delle dimenticanze nella dichiarazione dei redditi porta nel condono la possibilità di regolarizzare il monitoraggio di quanto detenuto all'estero. Ovvero il quadro RW che riguarda proprio la dichiarazione.
Eppure Di Maio aveva affermato: "È il primo anno che non si fa lo scudo fiscale: la voluntary disclosure che avevano fatto i governi di centrosinistra non si farà, non si potrà più riportare in Italia capitali dall'estero pagando una piccola quota. Avevamo detto che non avremmo fatto scudi fiscali o condoni". Ma a quanto pare la realtà è un'altra...
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