Per lo storico marchio Lancia, che con Alfa Romeo e quello francese Ds fa parte dell'offerta premium di Stellantis, si avvicina l'atteso «D-Day». La nuova (in tutto) Ypsilon debutterà all'inizio del 2024, due anni dopo toccherà all'ammiraglia e nel 2028 alla Delta. Sempre dal 2028, seguendo la strategia del gruppo, la Casa fondata a Torino nel 1906 venderà solo modelli elettrici. Lancia, inoltre, tornerà ad affacciarsi sui mercati europei. Dal 2017, infatti, dopo il tentativo d'integrazione in Fca con Chrysler, alla sola Ypsilon e le sue tante varianti è toccato mantenere vivo il marchio. Una missione, tra l'altro, svolta egregiamente visti i risultati di vendita.
«Ma ora - come sottolineato da Luca Napolitano, ad di Lancia in Stellantis - è tempo di rinascimento grazie al piano strategico a 10 anni. Lancia punterà, oltre all'Italia, su cinque mercati europei: Germania, Francia, Spagna, Olanda e Belgio con 100 showroom nelle 60 maggiori città. Avremo anche un nuovo modello distributivo con una selezione di partner in Italia; grande spazio sarà dato alle vendite online».
L'ad di Stellantis, Carlos Tavares, ha assegnato a Napolitano la «ricostruzione» del marchio Lancia, una sfida non facile che ha portato nel settembre 2021 alla presentazione del piano di rinascita al top management del gruppo, che lo ha approvato, per poi proporlo un anno dopo con tutti gli avanzamenti, insieme al nuovo logo.
«Tavares - spiega Napolitano - ha chiesto un piano solido a 10 anni. La nuova Ypsilon è ormai pronta, l'ammiraglia (non si chiamerà Aurelia, ndr) quasi e poi avremo la Delta. È stato realizzato, insieme al logo, il manifesto tridimensionale Pu+Ra Design che ispira le tre novità annunciate». A lavorare al «rinascimento» di Lancia, al fianco di Napolitano, è il capo del design di Stellantis, Jean-Pierre Ploué, che ha espresso personalmente la volontà di occuparsi dello stile dei nuovi modelli. A Ploué, che nell'ex gruppo Psa è stato responsabile del design, si deve il rilancio di Citroën. «Provengo dalla scuola dei grandi carrozzieri italiani degli anni '70 e '80 con Giugiaro, Bertone, Gandini e Fioravanti; e ne vado orgoglioso. Per me è come ricominciare in un Paese dove ho mosso i primi passi, tant'è che su invito di Napolitano ho deciso di venire ad abitare a Torino, proprio per essere più vicino al team Lancia», afferma il designer.
Il progetto guarda al futuro, ma nel segno di una storia lunga 116 anni. Il nuovo logo, infatti, riprende i tratti di quello introdotto nel 1957 per la prima volta sulla Flaminia, mentre sui futuri modelli - è stato anticipato - si ritroveranno le forme morbide e sensuali sia della stessa Flaminia sia dell'Aurelia. Lancia ha quindi avviato una partnership con Cassina, azienda che opera nell'arredamento d'autore, focalizzando l'accordo su valori quali l'italianità, la tradizione e la sostenibilità ambientale.
«Sono due brand - così l'ad di Cassina, Luca Fuso - accomunati dalla storia e dalla proiezione nel futuro».Insieme, Lancia e Cassina parteciperanno alla prossima «Design Week»: a Milano, in aprile, sarà esposto un concept, un «assaggio» di quella che potrebbe essere la futura Ypsilon.
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