Leonardo, supercaccia con Tokyo e UK

Entro fine anno il programma Gcap per costruire un aereo di sesta generazione

Leonardo, supercaccia con Tokyo e UK
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Entro fine anno la struttura organizzativa del Global Combat Air Program (Gcap), il programma per il caccia di sesta generazione che dovrebbe essere prodotto dal 2035 sarà realtà.

La conferma dell'alleanza a tre sancita quest'estate da Italia, Giappone e Uk, non solo rafforza il peso della tecnologia nostrana a livello internazionale «ma apre le porte a un'ondata di fusioni tra i fornitori e la supply chain di settore». Secondo Thomas Avolio, deputy ceo RedFish Listing Partners, la notizia del trilaterale tra i ministri della Difesa di Italia, Regno Unito e Giappone, dimostra che esiste «una politica industriale di difesa europea. L'Occidente e l'Europa non possono pensare di competere a livello globale e alle sfide di oggi se non declinando anche il concetto di difesa e sicurezza oltre i propri confini».

Non solo. Alla luce del fatto che, come dichiarato dal ministro Guido Crosetto, «l'accordo garantisce uguale partecipazione e ritorni finanziari, industriali e tecnologici tra i tre Paesi», il Gcap diventa un tassello fondamentale della più ampia strategia della nostra Difesa per sviluppare capacità innovative e garantire un vantaggio competitivo e tecnologico anche italiano.

«Il ruolo di Leonardo nel progetto oltre che a contribuire in maniera decisiva a ravvivare la fiamma industriale del Paese, aiuta il rimpatrio di tecnologia e competenze della catena di approvvigionamento necessaria a sostenere lo sviluppo delle capofila», aggiunge Avolio spiegando che questo disegno opera «quasi come un'estensione della golden power ai terzisti del comparto Difesa. Dai semiconduttori alle componentistiche mission critical, passando per i software e l'ingegnerizzazione dei prodotti: l'aggregazione caratterizzerà anche i fornitori, cosicché gli interlocutori di player internazionali come Dassault, Airbus, Leonardo e Fincantieri (nonché i partner del progetto Mitsubishi Heavy Industries e Bae Systems, ndr), necessiteranno di fornitori sempre più grandi, per contare su approvvigionamenti di prossimità stabili e capaci».

Questo genererà un'ondata di aggregazioni sia tra i big player sia tra i fornitori «per irrobustirne la spina dorsale». È accaduto in Francia con Figeac Areo e si ripeterà in Italia per le componentistiche mission critical legate all'aerospazio, al navale e al ferroviario. «Per i big player avere pochi, solidi e grandi supplier è meglio rispetto ad averne decine piccoli».

Le prossime tappe del

super caccia di sesta generazione prevedono la sigla della joint venture tra fine novembre e inizio dicembre mentre la creazione della società partecipata da Leonardo, Bae e Mitsubishi avverrà entro il primo semestre 2025.

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