L'Espresso ad Ammaturo, lo scambio con Iervolino

Il nuovo editore rileva il 51% e sale al 100% ma cede al precedente il 24,3% della holding Bfc Media

L'Espresso ad Ammaturo, lo scambio con Iervolino
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Come anticipato proprio ieri dal Giornale, la proprietà dell'Espresso cambia di nuovo. A un anno e mezzo dalla cessione del settimanale (che da settembre non esce più in abbinamento con Repubblica) dal gruppo Gedi a Danilo Iervolino (noto sopratutto per essere il presidente della Salernitana), ora il nuovo editore si chiama Donato Ammaturo, imprenditore che controlla la società Ludoil, un gruppo petrolifero ed energetico integrato.

L'ufficialità è di ieri, quando Ludoil Energy della famiglia Ammaturo ha rilevato il 51% de L'Espresso Media da Bfc Media, holding che fa capo a Iervolino; contestualmente la società Alga srl del gruppo Ammaturo ha veduto il 24,3% di Bfc Media alla Idi srl, società di Danilo Iervolino. In altri termini le strade di Ammaturo e Iervolino, che si erano strettamente legate nella scorsa primavera, ora si dividono: il petroliere, che aveva rilevato una quota fino 24,3% della Bfc Media di Iervolino nell'ambito di un delisting, ora esce del tutto dalla holding, rilevando però il 51% dell'Espresso, di cui era già diventato socio di minoranza in giugno, quando aveva preso il 49% tramite la Alga srl. L'operazione avverrà attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale. Nella nota con cui Ludoil ha comunicato la transazione si legge che «le operazioni s'inquadrano in un processo di razionalizzazione, focalizzazione e sviluppo delle partecipazioni dei due gruppi editoriali». Il cdr dell'Espresso, che ha appreso di aver cambiato editore dal Giornale, ha scritto sul sito che «in attesa di scoprire con spirito costruttivo i piani di sviluppo e di rilancio dell'Espresso dei nuovi proprietari, ribadiamo che sarà compito del cdr vigilare e agire sempre a tutela del prestigio e dell'indipendenza della testata». Il direttore attuale, Alessandro Mauro Rossi, sarà confermato.

Le cifre in ballo non sono state comunicate, si sa però che nell'ambito

dell'operazione della primavera scorsa, il 49% dell'Espresso era passato ad Alga srl al prezzo di 2,688 milioni, unitamente al credito che il venditore vantava nei confronti dell'Espresso Media (finanziamento soci) di 3,312 milioni.

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