La discussione è andata avanti fino alle 2.30 di notte. Alla fine, dopo quasi nove ore, l'Eurogruppo ha confermato le conclusioni del vertice dell’Eurozona del 28-29 giugno. L'obiettivo prioritario è stabilizzare i mercati: sia con lo scudo anti-spread che attraverso la ricapitalizzazione diretta delle banche in crisi, attraverso le risorse del futuro Fondo salva-Stati permanente (Esm). Confermati, a fine mese, 30 miliardi di aiuti per le banche spagnole.
Passa la linea Monti
I paesi dell'area Euro, dunque, si dotano di un meccanismo per bloccare le impennate degli spread, aiutando i paesi virtuosi che ne faranno richiesta a tenere sotto controllo il differenziale dei rendimenti sui titoli di Stato. Dopo tante trattative c'è un primo passo concreto: si è deciso che sarà la Bce a fare da agente dell'Efsf-Esm per l'acquisto dei bond sul mercato secondario in funzione anti spread. Per le ricapitalizzazioni bancarie Juncker e il presidente dell’Euro working group, Thomas Wiess, hanno precisato che non sarà richiesta alcuna garanzia pubblica per i finanziamenti diretti agli istituti di credito.
Gli aiuti alla Spagna
La Spagna porta a casa gli aiuti per le proprie banche in forte crisi (30 miliardi di euro già a luglio) e la concessione di un anno in più per il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione del deficit al 3% del Pil (nel 2014 invece che 2013).
I ministri finanziari hanno confermato Jean-Claude Juncker alla presidenza dell’Eurogruppo per altri due anni e mezzo, anche se di fatto il nuovo mandato finirà all’inizio del 2013, per volere dello stesso Juncker.
L'Italia è soddisfatta
Secondo fonti italiane "è andata bene": è l'unico commento rilasciato dopo che il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha lasciato la riunione con largo anticipo (poco dopo le 22), lasciando il testimone al vice ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, che è rimasto fino alla fine, senza rilasciare dichiarazioni all’uscita. Sul fronte anti-spread c’è stata la firma un accordo che le permetterà alla Bce di intervenire sui mercati del debito sovrano.
Lo spread apre sopra quota 470
Il differenziale di rendimento tra Btp decennali e Bund tedeschi
equivalenti si attesta a 476 punti a inizio seduta, in lieve arretramento rispetto alla chiusura di ieri. Il tasso è al 6,07%. Stabile lo spread calcolato sui Bonos spagnoli, che segna 571 punti per un rendimento del 7,02%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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