Ce lo aspettavamo, ma fa male comunque. L'Fmi ha tagliato le stime della crescita globale alla luce del risultato (inatteso) del voto sul Brexit del 23 giugno scorso.
Previsioni al ribasso per tutti i listini e incertezza su tutti i mercati per quanto riguarda fiducia e investimenti, dunque. "Il peggioramento delle stime - dice il Fondo monetario nelle sue nuove previsioni, "riflette la conseguenza macroeconomica di una notevole crescita delle incertezze, sul piano politico compreso".
In cifre, tutto questo significa che l'istituzione guidata da Christine Lagarde ha tagliato le previsioni di crescita globale dello 0,1% per quest'anno e per l'anno prossimo. La stima è rispettivamente di +3,1% e +3,4%, ma fino alla data del voto britannico il Fondo contava di vedere queste stime al rialzo.
Il taglio più consistente, come c'era da aspettarsi, riguarda proprio il Regno Unito, per il cui pil è previsto un calo della crescita di 0,2 punti percentuali rispetto alle stime di aprile e una frenata dell'1% per il 2017. Ma purtroppo le cattive notizie non riguardano solamente Londra.
Anche l'Italia in cattive acque
Anche il nostro Paese, però, si trova di fronte a mesi difficili, secondo l'Fmi. La crescita dell'Italia secondo l'Fmi si dovrebbe ridurre allo 0,9% per l'anno in corso e all'1% per il 2017.
La differenza rispetto alle previsioni di aprile è in entrambi i casi dello 0,1%.L'ennesima brutta notizia durante un periodo molto complesso per la nostra economia. Che ora rischia di venire danneggiata ulteriormente per gli effetti del divorzio di Londra da Bruxelles.
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