Lufthansa e il gruppo Msc hanno presentato una manifestazione di interesse per acquistare la maggioranza di Ita Airways, la compagnia appena nata sulle ceneri di Alitalia. Entrambi i proponenti chiedono che il governo mantenga una quota di minoranza nella società e hanno richiesto 90 giorni di esclusiva per lavorare all'offerta. Nel darne l'annuncio, Ita si è detta «soddisfatta che il lavoro svolto in questi mesi stia cominciando ad avere i risultati attesi». Ora la palla passa al governo, azionista al 100% tramite il Tesoro, che dovrà decidere se e come procedere, dopodiché il cda di Ita esaminerà i dettagli della manifestazione d'interesse; un cda sul piano industriale è già in programma lunedì prossimo, ma non è da escludere che prima o dopo quella data sia convocata una riunione straordinaria.
Che Lufthansa, primo gruppo aeronautico in Europa, fosse interessato alla nuova compagnia italiana per farla entrare nella sua strategia commerciale non è un mistero; del gruppo fanno già parte, ben integrati, vari soggetti europei: Austrian, Brussels, Eurowings e Swiss, in una logica multihub. La vera sorpresa è l'interesse del gruppo Msc, la più grande compagnia di trasporto merci marittimo a livello mondiale, con una flotta di 600 navi portacontainer, per il 40% di proprietà, alla quale si aggiunge una importante attività crocieristica. Lufthansa e Msc si sono uniti nell'interesse per Ita grazie alla tessitura del presidente di questa, Alfredo Altavilla, su specifico incarico del governo.
Se Ita diventerà proprietà di due soggetti di queste dimensioni, ne trarrà vantaggio il suo sviluppo: oltre alle sinergie con Lufthansa, leader dei cieli europei, se ne possono immaginare anche con il mondo crocieristico (che da sempre è alleato del trasporto aereo per le tratte di avvicinamento ai porti d'imbarco e sbarco) e con l'attività cargo (nave più aereo), con ulteriori ricadute sulla Cargo city di Malpensa. Benefici sono prevedibili sui costi, per possibili centrali d'acquisto comuni (specie con Lufthansa).
Come detto, Msc è la vera sorpresa di ieri. Il gruppo - cargo più crociere nel 2020 ha raggiunto un fatturato di 38 miliardi di dollari, con una forza lavoro stimata in 100mila persone. Nelle ultime settimane Msc - Mediterranean shipping company ha avanzato una proposta per rilevare le attività di trasporto e logistica del gruppo Bolloré in Africa, mettendo sul piatto 5,7 miliardi di euro. Si tratta di un colosso la cui proprietà è tuttora familiare: appartiene alla famiglia di Gianluigi Aponte, 81 anni, sorrentino, fondatore dell'impero nel 1970, uno degli uomini più ricchi del mondo con un patrimonio stimato in 1,7 miliardi di dollari.
Numeri e dimensioni impressionanti se confrontati a quelli di Ita, che ha meno di quattro mesi di vita operativa, una flotta di 52 aerei, circa 2.
400 dipendenti, una perdita 2020 (due mesi e mezzo) dichiarata in 170 milioni «in linea con il piano industriale». Recentemente Altavilla aveva annunciato l'accordo con un partner entro la metà dell'anno. L'impressione è che si voglia decisamente fare in fretta.
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