L'ultimo folle sciopero in Fiat: "A Ronaldo milioni, a noi calci in c..."

Gli operai incrociano le braccia per l'arrivo di Cr7 alla Juve. I sindacati e i lavoratori: "Quel calciatore lo paghiamo noi"

L'ultimo folle sciopero in Fiat: "A Ronaldo milioni, a noi calci in c..."

"A Ronaldo 400 milioni, agli operai solo calci nei c..". L'ultima follia dei sindacalisti passa ora pure per il calcio.

Gli operai Fca non hanno infatti preso bene l'arrivo alla Juventus di Cristiano Ronaldo. Già ieri un lavoratore era insorto e aveva chiesto a Luigi Di Maio di intervenire. E subito la protesta è stata cavalcata dai sindacati. In particolare dall'Unione sindacale di base (Usb) di Melfi che ha indetto uno sciopero dalle 22 di domenica 15 luglio fino alle 6 del martedì successivo.

"È inaccettabile che mentre ai lavoratori di Fca e Cnhi l'azienda continui a chiedere da anni enormi sacrifici a livello economico la stessa decida di spendere centinaia di milioni di euro per l'acquisto di un calciatore", dicono dal sindacato Usb, "Ci viene detto che il momento è difficile, che bisogna ricorrere agli ammortizzatori sociali in attesa del lancio di nuovi modelli che non arrivano mai. E mentre gli operai e le loro famiglie stringono sempre più la cinghia la proprietà decide di investire su un'unica risorsa umana tantissimi soldi! È giusto tutto questo? È normale che una sola persona guadagni milioni e migliaia di famiglie non arrivino alla metà del mese? Siamo tutti dipendenti dello stesso padrone ma mai come in questo momento di enorme difficoltà sociale questa disparità di trattamento non può e non deve essere accettata. Gli operai Fiat hanno fatto la fortuna della proprietà per almeno tre generazioni, arricchiscono chiunque si muova intorno a questa società, e in cambio hanno ricevuto sempre e soltanto una vita di miseria".

Così oggi - racconta il Corriere - sul muro di recinzione dello stabilimento Fca di Pomigliano d'Arco Cobas e cinque ex operai - il cui

licenziamento è stato confermato dalla Cassazione - hanno affisso un manifesto contro l'operazione della squadra di calcio "di famiglia". "Noi siamo quelli che ti paghiamo", recita il volantino sul cui campeggia la foto di Ronaldo.

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