Batosta a Whatsapp sulla privacy: multa da 225 milioni

L'irlanda condanna l'app controllata da Facebook per "infrazioni di natura molto grave" nell'utilizzo dei dati personali degli utenti europei. Intanto una società isrealiana scopre una falla che avrebbe potuto favorire incursioni di hacker

Batosta a Whatsapp sulla privacy: multa da 225 milioni

Duecentoventicinque milioni di euro. È la cifra che Whatsapp, l'app di messaggistica gratuita più popolare al mondo, dovrà pagare dopo la decisione della Commissione per la protezione dei dati (Dpc) dell'Irlanda, dove la società ha la propria sede europea.

Secondo i regolatori di Dublino l'app, di proprietà di Facebook dal 2014, non avrebbe rispettato la privacy degli utenti. L'indagine è scattata su richiesta del Comitato europeo sulla protezione dei dati personali (Edpb). La Commissione irlandese ha rilevato "infrazioni di natura molto grave" e un "deficit significativo" nelle informazioni fornite agli utenti cittadini dell'Ue riguardo le modalità di raccolta e utilizzo dei dati personali e la loro condivisione con Facebook: Whatsapp, dunque, non ha assolto agli obblighi di trasparenza. Ora l'applicazione dovrà ampliare le proprie regole sulla privacy per renderle conformi alla normativa europea del 2018. Un portavoce dell'app, che conta oltre due miliardi di utenti nel mondo, ha fatto sapere che l'azienda ricorrerà in appello: "Siamo impegnati a fornire un servizio sicuro che tuteli la privacy. Non siamo d'accordo con la decisione di oggi e riteniamo che la multa sia completamente sproporzionata". Secondo i media irlandesi, si tratta della sanzione più alta mai inflitta dalla Commissione e la seconda più alta mai applicata ad una società ai sensi delle leggi sui dati dell'Ue. La cifra stabilita inizialmente dall'Irlanda è stata rivista al rialzo su indicazione del Comitato europeo.

Per Whatsapp non è l'unico guaio di queste ore: la Check point software technologies, azienda israeliana specializzata in cybersecurity, ha scoperto una falla nei filtri applicabili alle foto che si possono spedire in chat; falla che potrebbe avere esposto gli utenti alla minaccia di hacker, che avrebbero avuto la possibilità di sottrarre dati sensibili.

La società ha informato i responsabili dell'app del problema: i tecnici di Zuckerberg lo hanno riconosciuto e si sono subito messi al lavoro per lavorare su un aggiornamento correttivo. In ogni caso, fa sapere Whatsapp, non c'è "motivo di credere che gli utenti siano stati colpiti da questo bug".

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