McDonald's assume, la Cgil va all'attacco: "Soltanto propaganda"

La multinazionale dei fast food in uno spot si vanta di dare lavoro a oltre 16mila persone. Il sindacato: "Crea solo precariato"

McDonald's assume, la Cgil va all'attacco: "Soltanto propaganda"

Nell'ultimo spot firmato nientedimeno da Gabriele Salvatores, McDonald's cerca di togliersi di dosso l'etichetta di multinazionale che mina la cultura italiana. "Noi nell'Italia ci crediamo, per questo diamo lavoro a oltre 16.000 persone e ne assumeremo oltre 3.000 nei prossimi tre anni".

Ma la campagna non piace alla Cgil che la bolla come mera propaganda. Per il sindacato si tratta infatti di "patinate comunicazioni pubblicitarie" da parte di una multinazionale che si è "sistematicamente sottratta al confronto" sul contratto integrativo aziendale e che ha relazioni sindacali a livello nazionale "pressochè inesistenti". "Gli investimenti, la prospettiva di nuove aperture, il numero di dipendenti attualmente in forza, l’importante incidenza di rapporti di lavoro a tempo indeterminato e le assunzioni previste rappresentano un dato indiscutibilmente rilevante, ma parziale", dice Filcams-Cgil, "Il tema della qualità occupazionale in McDonald’s, non altrettanto pubblicizzato, è da anni uno degli assi portanti delle rivendicazioni sindacali: l’80% dei lavoratori, non certo per scelta, ha un contratto a tempo parziale di poche ore settimanali, con il sistematico obbligo di prestare servizio in orario notturno e domenicale/festivo".

Nonostante l'alto numero di dipendenti, infatti, resta l’alto tasso di precarietà del lavoro, le inevitabili implicazioni di carattere reddituale e "l’impossibilità di avere il tempo necessario per la cura dei propri affetti e della propria salute psicofisica".

Per questo "la retorica, il sensazionalismo e le strumentalizzazioni, quando si discute di diritti fondamentali e di lavoro non solo sono fuori luogo, ma non sono di alcuna utilità". Per il sindacato, insomma bisogna di scutere di "piano industriale e di investimenti; di aperture previste e di prospettive occupazionali".

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