L'accordo di pace con Vivendi fa bene al titolo Mediaset (+1,27% a 2,72 euro) ieri positivo in Borsa in una giornata difficile per il listini (-1,8% l'indice Ftse Mib). Da inizio anno le azioni del Biscione hanno messo a segno un rialzo del 29%, galoppando nelle ultime settimane. Dopo la sentenza del tribunale di Milano, infatti, che ha dato ragione a Mediaset sul mancato acquisto da parte dei francesi della pay tv Premium si era capito che l'intesa era alle porte.
Del resto il gruppo tv guidato da Pier Silvio Berlusconi doveva sbloccare la situazione con l'ingombrante socio francese - Vivendi ha il 29% di Mediaset - per portare avanti la sua strategia di espansione e consolidamento in Europa. Ora si sa che i francesi scenderanno sotto la soglia del 5% in cinque anni. Gli analisti sono unanimi nel giudicare l'accordo molto positivo. Equita ha sottolineato che ora c'è la «certezza del trasferimento della sede legale in Olanda e quindi la possibilità di procedere con il progetto Mfe, Media for Europe) per creare un operatore europeo nella tv generalista, i cui primi obiettivi potrebbero essere un'aggregazione con Mediaset Espana e poi anche con Prosieben». Dell'emittente tedesca Mediaset ha già in portafoglio quasi il 25% e, come scritto negli accordi, Vivendi non potrà investire in questa emittente e neppure in alcune altre.
Soddisfatto Pier Silvio Berlusconi: «Dopo cinque anni di stallo, ora Mediaset - ha commentato l'ad al Tg5 - potrà finalmente iniziare a costruire quella casa pan-europea della televisione che progettiamo da tempo e investire nuove risorse in contenuti e tecnologia. Mediaset è orgogliosa che sia un gruppo italiano a fare da locomotiva europea per la nascita di Mfe (MediaForEurope), un progetto ambizioso e innovativo destinato a generare valore e posti di lavoro. Se riusciremo in questa impresa, e siamo certi di farcela, avremo costruito un pezzo di Europa industriale. Un gruppo in ambito televisivo, contenuti e web che nessuno aveva mai progettato. Una nuova avventura internazionale nel mondo dei media che creerà grandissime opportunità in Italia, in Spagna e in tutti gli altri paesi che verranno coinvolti». Mediaset prevede di coinvolgere in questa avventura ben 250 milioni di spettatori in tutta Europa. Quanto all'accordo, in sintesi, Vivendi supporterà lo sviluppo internazionale di Mediaset, l'annullamento del voto maggiorato e il trasferimento della sede legale in Olanda. L'operazione, che è il perno del progetto Mfe, permetterà alla società controllata da Fininvest di uscire definitivamente dai confini nazionali. Una sfida che il Biscione affronta dopo un 2020 in utile e ascolti in crescita.
L'obiettivo non è fare concorrenza a giganti come Netflix o Amazon che investono molto in serie tv, ma di puntare sui contenuti della tv generalista: news, giochi, intrattenimento.
In base agli accordi oltre alla vendita in 5 anni del 19,9% controllato da Simon Fiduciaria il 22 luglio (giorno del closing) Fininvest acquisirà il 5% del Biscione dalla quota direttamente posseduta da Vivendi, salendo oltre la soglia del 50% dei diritti di voto.
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