A fine settembre i conti di MediaforEurope (MfE, la ex Mediaset) evidenziano solo un leggero incremento dei ricavi pubblicitari, in un contesto però particolarmente difficile, e la Borsa plaude con una performance di riguardo. I titoli di categoria A hanno infatti guadagnato il 7% a 2,15 euro, mentre quelli di categoria B sono saliti del 6% superando quota 3 euro. Il premio al gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi è legato soprattutto ai risultati superiori alle stime degli analisti mentre è confermato il dividend policy senza rinunciare al progetto di un player paneuropeo free-to-air di primo piano.
Nei primi nove mesi 2023 i ricavi pubblicitari lordi di MfE sono ammontati a 1,824 miliardi di euro, di poco variati rispetto agli 1,846 miliardi dello stesso periodo dell'anno scorso. È «un andamento migliore di quello registrato da numerosi broadcaster europei», ha sottolineato in una nota la holding di Cologno Monzese rimarcando il consolidamento a patrimonio netto del 26,3% (29% dei diritti di voto) della tedesca Prosieben Sat. Il driver decisivo di questa performance è stata l'attenzione ai costi operativi che sono calati a 1,763 miliardi (-2,1% annuo), determinando una leggera crescita del risultato operativo a 98,3 milioni. L'utile netto è stato di 71 milioni di euro, in calo rispetto ai 78,5 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, ma il free cash flow è stato positivo per 285,8 milioni, (359,1 milioni nei primi nove mesi 2022). L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre è rimasto stabile a 877,5 milioni rispetto alla fine dell'anno scorso, nonostante gli investimenti in sviluppo in Spagna e Germania (145,9 milioni) e la remunerazione degli azionisti (140 milioni).
Confermata la guidance 2023 con Ebit, risultato netto e free cash flow positivi. A ottobre la raccolta pubblicitaria del gruppo in Italia ha registrato una crescita sostenuta, pari all'8%. Si tratta del miglior risultato mensile degli ultimi sette anni. A novembre il tasso di crescita dovrebbe confermarsi grazie anche «al buon andamento degli ascolti di tutti i mezzi italiani del gruppo». I ricavi pubblicitari di MfE in Italia nei primi undici mesi dell'anno sono stimati in crescita tra l'1% e l'1,5% annuo, ha spiegato il direttore generale marketing, Matteo Cardani. Ottimismo sulla chiusura d'anno vista l'assenza dei Mondiali che l'anno scorso erano esclusiva Rai. Pure in Spagna la raccolta ha registrato un andamento migliore rispetto al primo semestre. «Confermiamo la politica dei dividendi», ha detto il cfo Marco Giordani, ribadendo la previsione di «distribuire almeno il 50% dell'utile netto».
Secondo il manager, non sono previste «accelerazioni nel processo di aggregazione» tra Ei Towers (40% MfE) e Rai Way». Nessuna novità sul fronte M&A nonostante le indiscrezioni circa una possibile espansione portoghese.
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