Michele Cascavilla, giovane milanese e re delle lenzuola: "Veglio io su vostri sogni"

Il ceo e fondatore di "Lenzuolissimi" si racconta: "Sono partito con una start-up, ora disegno le lenzuola per i vip, da Dj Francesco a Barbara d'Urso. Ma le ho fatte anche ad Obama e Berlusconi..."

Michele Cascavilla, giovane milanese e re delle lenzuola: "Veglio io su vostri sogni"

Non capita di frequente, che al termine di un'intervista con un imprenditore il giornalista sia invogliato a comprare il prodotto. Di solito, si cerca di mantenere un po' di distacco: ma quando ci si trova di fronte a una persona brava a vendere, c'è poco da fare.

Michele Cascavilla parla con una tale passione delle sue lenzuola che è impossibile non appassionarsi alla materia. Ad e fondatore di "Lenzuolissimi", ci racconta con orgoglio di come, dopo aver lasciato un lavoro sicuro e un ottimo stipendio presso Frette, uno dei più noti marchi italiani di biancheria per la casa, sia riuscito a lanciare una propria start-up monomarca di lenzuola, e anche a sfondare sul mercato. Domani aprirà il punto vendita di Roma, il secondo dopo quello di piazza Cordusio a Milano.

L'esperienza sicuramente c'è, visto che in passato Cascavilla ha fornito le lenzuola addirittura a Barack Obama. Era il 2009, quando Berlusconi decise all'ultimo minuto di trasferire il G8 dalla Maddalena all'Aquila: "Tutte le stanze dei capi di Stato, da fare in fretta. Il presidente Berlusconi mi ha chiamato e mi ha detto che dovevamo trasformare una caserma in un hotel a cinque stelle."

"Noi abbiamo portato il lino, il millefili, la fiandra, i tessuti più preziosi: Berlusconi però ha scelto il 300 fili, un tessuto bello ma grezzo, non così importante come gli altri...Insomma, facciamo tutte le iniziali su misura di tutte le persone. Alla fine i capi di Stato erano felicissimi e Obama si è portato via le lenzuola e anche i giapponesi erano felici...Abbiamo messo le lenzuola persino nella tenda di Gheddafi."

E poi ci sono i clienti vip: da Dj Francesco, che vuole lenzuola gialle e arancio, a Barbara D'Urso, che preferisce invece le diverse tonalità del viola. "E a Berlusconi - aggiunge - le abbiamo fatte mimetiche. Perché è un guerriero, per esortarlo a non mollare mai". Un consiglio che Cascavilla rivolge anche ai giovani imprenditori.

"Partite dagli amici, dalle persone di cui ti fidi, dalle piccole cose per arrivare alle grandi - spiega - Comportatevi bene, siate leali e non vogliate fare margini troppo alti." Certo, c'è il problema delle tasse. Ma Cascavilla, a quanto pare, ha una ricetta: "I dipendenti nuovi, fino a trent'anni, bisognerebbe solo pagar loro lo stipendio, niente tasse. Prima non avevano lavoro e lo Stato non prelevava niente su di loro. Per i primi tre cinque anni, non si possono fare pagare le tasse solo a loro e non allo Stato, così l'economia cresce? E poi facciamo una bella agevolazione del 10% per chi fa made in Italy. Dopo un anno nel governo Renzi non siamo arrivati a niente..."

In negozio Lenzuolissimi, non c'è bisogno di dirlo, vende solo lenzuola: singole, doppie, matrimonialo, federe... "Abbiamo più di cento colori, una trama '300 fili', di qualità ma senza fronzoli, e la possibilità di personalizzare le lenzuola con le cifre del proprietario - spiega soddisfatto Cascavilla - Manteniamo i prezzi bassi grazie a un prodotto di qualità ma senza pizzi, orli e disegni: ma la gente torna da noi perché con il 300 fili non si suda, non vengono allergie, mentre il sonno è importante, a letto passiamo il 33% della nostra vita, e senza contare il tempo in cui non ci dormiamo."

Sulle lenzuola si possono mettere le cifre, puoi scrivere “amore mio” sulla federa se non sai con chi dorme la notte il tuo partner, ride Cascavilla.

La gente, ci spiega, teme di usare tutti i giorni le lenzuola di qualità: molti hanno bellissimi corredi ma li tengono chiusi nel cassetto, come se fossero un quadro prezioso. A sentire lui, niente di più sbagliato...

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