«Michelin punta sui servizi»

Non solo pneumatici, anche servizi al cliente. Questo vuole essere sempre di più in futuro Michelin. Oltre alle guide e alle mappe del sito ViaMichelin , un esempio arriva da Effitires che assicura un servizio completo per i veicoli delle flotte aziendali, compresa l'assistenza rapida in caso di fermo su strada. Fa risparmiare in media 300 euro l'anno per ciascun veicolo e a soli 18 mesi dal lancio in Nord America e in Europa sono già 320mila i mezzi sotto contratto. C'è poi il pacchetto Effifuel per ridurre i consumi dei camion proposto anch'esso da Michelin Solutions, nuova divisione aziendale creata per gestire questo business. Comprende sensori che vengono installati sui mezzi, check dello stile di guida, verifica dell'assetto, misurazione del carico e gli opportuni interventi sulle gomme. Secondo la Casa francese fa risparmiare fino a 2 litri ogni 100 chilometri, cioè oltre 500mila euro nel caso di una flotta di 200 veicoli che percorrono 100mila chilometri l'anno. Il cliente comincia inoltre a pagare il servizio (la metà di ciò che non spende più) solo dopo aver cominciato a risparmiare. Il maggior numero di contratti è stato stipulato sinora in Italia.

Sull'importanza dei servizi nel business degli pneumatici il ceo del gruppo Michelin, Jean-Dominique Senard, non ha dubbi: «Il loro ruolo è destinato a crescere proprio per il contributo che possono dare alla riduzione dei costi delle aziende e anche dei privati». E in questo settore Michelin ha messo a segno la sua prima acquisizione dopo anni: la brasiliana Sascar, attiva nei sistemi di geo-localizzazione e management digitale delle flotte. Shopping in vista anche in Italia? «Nel nostro mirino non ci sono altri produttori di gomme, preferiamo crescere da soli - risponde Senard - non escludiamo, però, di cogliere qualche opportunità nei servizi».

Michelin ha un margine operativo e un ritorno sul capitale investito nei primi nove mesi del 2014 in doppia cifra percentuale. Solo le vendite sono andate meno bene del previsto, aumentando dell'1% in un mercato salito in tutto del 3%. E il ceo di Michelin lo ammette: «Non siamo soddisfatti dei nostri volumi».

Tuttavia il costruttore francese continua a focalizzare l'attenzione più sul valore dei prodotti che sulla quantità di gomme vendute. In futuro, anticipa Senard, «alle gomme dei veicoli sarà richiesta una qualità più elevata.

Le auto elettriche, a esempio, necessitano di pneumatici molto performanti soprattutto in termini di ridotta resistenza al rotolamento, a vantaggio dell'autonomia». Due i miliardi investiti, negli ultimi tre anni, nell'innovazione.

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