È un matrimonio fra le nuvole informatiche quello celebrato fra Microsoft e il London Stock Exchange Group. Prospettive di business in comune incentrate sul «cloud», con l'obiettivo neanche troppo celato di dar del filo da torcere a Bloomberg, hanno portato a un accordo in base al quale il colosso di Redmond acquisirà dal consorzio Blackstone/Thomson Reuters per 2,8 miliardi di dollari il 4% di Lseg; quest'ultimo, invece, si impegnerà a spendere, nell'arco di un decennio, una cifra equivalente in servizi di «cloud computing».
Di fatto, un affare a saldi nulli che rivela come si stia rafforzando la tendenza a saldare le competenze tecnologiche con le aziende che governano i mercati, come dimostra le partnership tra Nasdaq e Amazon o tra Alphabet e il Chicago Mercantile Exchange. «I progressi nel cloud e nell'intelligenza artificiale - ha spiegato Satya Nardella, numero uno dell'azienda fondata da Bill Gates - trasformeranno radicalmente il modo in cui le istituzioni finanziarie ricercano, interagiscono e effettuano transazioni tra asset class e si adatteranno alle mutevoli condizioni di mercato». Una volta ottenuto l'ok di Antitrust e autorità di regolamentazione, previsto entro il primo trimestre 2023, il primo passo del gruppo britannico sarà quello di migrare verso Azure, la punta di diamante del cloud di Microsoft, sia la piattaforma dati della Borsa di Londra sia le altre strutture tecnologiche chiave rilevate lo scorso anno con l'acquisizione della società di informazioni finanziarie Refinivit, per 27 miliardi. Ma il cantiere è già aperto anche per sviluppare e integrare, all'interno dell'app di messaggistica Microsoft Teams, la piattaforma di analisi e dati di Lseg chiamata Workspace.
Sulla carta, l'accordo sembra di quelli win win. Non a caso, Redmond ha già stimato che l'alleanza genererà ricavi per ulteriori 5 miliardi nei prossimi 10 anni. L'obiettivo, secondo TechCrunch, è «co-sviluppare una nuova suite di soluzioni» per le istituzioni finanziarie. In pratica, lo scopo è uno solo: «Questa partnership è una pietra miliare per diventare la principale infrastruttura dei mercati finanziari globali e business dei dati», ha dichiarato David Schwimmer, Ceo di Lseg.
Insomma, il guanto di sfida a Bloomberg è stato lanciato.
E il duello sarà senza esclusione di colpi. In ballo c'è un piatto ricchissimo: la spesa globale per i dati sui mercati e sulle informazioni finanziarie è salita lo scorso anno del 7,4% a 35,6 miliardi. Qui nessuno ha la testa fra le nuvole.
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