Il ministero del made in Italy? Un impegno per la ripresa

Le parole hanno un peso. In politica dovrebbero coincidere con il senso di responsabilità e l'impegno concreto

Il ministero del made in Italy? Un impegno per la ripresa

Le parole hanno un peso. In politica dovrebbero coincidere con il senso di responsabilità e l'impegno concreto. A tal riguardo ho trovato di un certo interesse la decisione della neo premier Giorgia Meloni di rinominare il Mise (ministero dello Sviluppo Economico) con la dicitura di dicastero dedicato alle Imprese e al Made in Italy. I soliti buontemponi adusi a ricorrere alle parole per affermare stantii pregiudizi ideologici hanno liquidato tale scelta come l'espressione di un indirizzo teso a un ripiegamento, a una chiusura verso il mondo. Insomma, espressione di uno spirito di stampo nazionalistico.

Io sono di tutt'altro avviso. Chi ha la bontà di frequentare questa rubrica conosce quanto abbia a cuore il destino delle imprese e in modo particolare delle pmi. E proprio per questo mai abbia lesinato critiche alla politica spesso incapace di comprendere il peso specifico della nostra imprenditorialità nella tenuta economica e sociale del Sistema Paese. Una «distrazione» che ha portato l'imprenditore a vivere una storica e preoccupante sensazione di solitudine. Ecco perché trovo efficace una formulazione così esplicita del dicastero. Ne riassume la missione e l'impegno. Un dato di concretezza di cui il titolare, Adolfo Urso (ma tutto l'esecutivo, in verità) dovrà dare conto. Far vedere i risultati.

Aggiungo che insistere sul made in Italy significa totale segnale di apertura. Significa promuovere il valore dei nostri settori eccellenti soprattutto alla voce export, penso ad esempio ai comparti della moda e dell'arredo (classico e di design). E penso alle grandi potenzialità dei nostri distretti.

L'attivare finalmente politiche industriali di grande visione strategica con attenzione massima alle imprese e al made in Italy avrebbe il portato di una salutare impennata. Altro che miopia di stampo nazionalista. Di chiusura a riccio. Già sento il vento che si porta via pensieri e parole così stonati. Distanti anni luce dalla realtà delle cose.

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