Moncler rileva il marchio Stone Island

Operazione da 800 milioni per il 70%. La famiglia Rivetti reinvestirà e avrà il 4%

Moncler rileva il marchio Stone Island

Moncler compra Stone Island con un'operazione, tutta italiana, da 1,15 miliardi di euro e, all'improvviso, tornano a ruggire gli anni '80 di cui i due brand sono icona. Le nozze porteranno all'ingresso nella governance di Moncler, guidata dal 2003 da Remo Ruffini (a cui fa capo il 22,5% del capitale), della famiglia Rivetti, alla guida di Stone Island, con il 4% circa. Lo stesso capo azienda, Carlo Rivetti, entrerà nel cda del gruppo. In Piazza Affari Moncler chiude la seduta a 44 euro, in rialzo dell'1,8%.

L'annuncio a sorpresa è arrivato a un anno dalle indiscrezioni di trattative tra Moncler con Kering. Complice la pandemia, il consolidamento per il gruppo dei piumini ha preso quindi un'altra direzione. L'obiettivo, come spiegato da Ruffini nel corso di una presentazione alla stampa, è quello di costruire di un gruppo che vada beyond fashion, beyond luxury (oltre la moda e oltre il lusso) in grado di interpretare i valori della Generazione Z a trent'anni dal tramonto dei paninari per i quali i piumini di Moncler e i jeans di Stone Island erano una divisa.

A livello strategico l'operazione poggia sulla condivisione di un nuovo concetto di lusso, lontano dai canoni tradizionali in cui i giovani non si riconoscono più sulla complementarità dei brand, che rimarranno autonomi, e dei business. L'obiettivo è quello di sostenere l'internazionalizzazione di Stone Island, in particolare verso gli Usa e l'Asia (attualmente la maison genera l'80% delle vendite in Europa), di rafforzarne la distribuzione diretta e sul digitale, oltre che di sviluppare le linee di prodotti e accessori. Abbiamo trovato un'azienda complementare con Moncler. Mi ricorda noi dieci anni fa ha commentato in merito Ruffini sottolineando poi le radici e la visione comune oltre che le grandi potenzialità di crescita. Stone Island ha chiuso a ottobre l'esercizio fiscale con un giro d'affari di 240 milioni e un margine operativo lordo al 28,4 per cento. Maggiori indicazioni arriveranno con la chiusura dell'operazione attesa entro giugno 2021. Nel frattempo, i broker plaudono all'acquisizione tanto più che, come sottolineato da Equita, Moncler dispone di una montagna di liquidità (883 milioni).

L'accordo prevede che Moncler valorizzi Stone Island (o meglio Sportswear Company a cui fa riferimento il marchio) 1,15 miliardi, pari a 16,6 volte l'ebitda 2020 e 13,5 volte l'ebitda atteso per il 2021. Più in dettaglio, Moncler acquisirà il 70% della società attiva nello street wear di alta gamma dai Rivetti che, a loro volta, investiranno la metà dell'incasso in 10,7 milioni di azioni Moncler di nuova emissione a 37,51 euro l'una (prezzo medio degli ultimi tre mesi). I titoli dei Rivetti confluiranno infine nella capogruppo RP Investment da cui, contestualmente, uscirà Temasek (al 2,9% di Moncler). Alla cassaforte capogruppo farà capo il 22,8% del capitale del nuovo polo. Moncler infine potrà rilevare da Temasek il restante 30% di Stone Island.

Il fondo di Singapore, che ha già espresso apprezzamento per l'operazione, potrà scegliere tra un corrispettivo in cassa e titoli (fino a un massimo di 4,6 milioni di titoli Moncler a 37,15 euro l'uno) o una liquidazione interamente cash. In quest'ultimo caso l'esborso complessivo per Moncler sarà pari a 748 milioni.

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