L'autunno avanza ed è tempo di togliere impermeabili e piumini dagli armadi. Senza dubbio una stagione chiave per colossi del lusso quali Moncler e Burberry che vedono coincidere l'arrivo dei primi freddi con l'avvio della loro stagione clou in termini di vendite. Non a caso negli ambienti della moda rimbalza da qualche giorno la suggestione di nozze proprio tra i piumini di Moncler e gli iconici impermeabili Burberry. Il sussurro riportato dalla testata online francese Miss Tweed, specializzata in lusso e moda, riferisce di una potenziale offerta di Moncler con l'ambizione di creare un colosso nell'abbigliamento outdoor. La stessa fonte aggiunge che Bernard Arnault, ceo e azionista di controllo di Lvmh, gruppo leader mondiale del lusso che ha recentemente investito in Moncler, vedrebbe di buon occhio tale operazione.
Al momento si tratta di voci e nulla più. A cui però il mercato ha dato credito. Il titolo Burberry è subito scattato dell'8% alla Borsa di Londra per poi chiudere in crescita di quasi il 5% in area 851 sterline. Tendenza opposta in Piazza Affari per Moncler (-2%) già reduce da una settimana incolore a seguito della diffusione di una trimestrale sotto le attese. Il gruppo guidato da Remo Ruffini ha bollato le speculazioni come «prive di fondamento», ma tra gli esperti del settore l'operazione potrebbe stare in piedi a livello di potenziali sinergie. Burberry andrebbe infatti a completare l'offerta di Moncler e alle valutazioni attuali - dopo il tonfo del 40% di quest'anno Burberry vale solo 3,5 miliardi - il gruppo britannico appare una preda ambita. Moncler in Borsa vale 14 miliardi, ossia quattro volte Burberry, player storico del lusso che sta pagando molto il rallentamento delle vendite in Cina.
Il gruppo britannico è reduce da un'estate burrascosa con warning sugli utili, eliminazione del dividendo e cambio al vertice con l'arrivo del nuovo ceo Joshua Schulman. Proprio queste difficoltà fanno storcere il naso ad alcuni analisti. Considerati i lavori ancora in corso per l'acquisizione di Stone Island, che finora ha un po' deluso il mercato, gli analisti di Ubs ritengono che un eventuale scalata a Burberry sarebbe «sorprendente». Intermonte da un lato vede affinità tra le due realtà, dall'altro sottolinea come l'operazione di rilancio di un'azienda così grande potrebbe rivelarsi rischiosa. Ancora più categorici gli esperti di Equita che ritengono poco probabile che Moncler decida di impegnarsi nel rilancio di un marchio in crisi piuttosto che puntare su realtà solide come ha fatto con l'acquisto di Stone Island.
«Non pensiamo che Moncler possa essere particolarmente interessata ad acquisire un brand con radici nel capospalla come Burberry», è il giudizio di Equita che vede la potenza di fuoco del gruppo di Ruffini per acquisizioni raggiungere 1,6 miliardi a fine 2025, ma ritiene più importante che prima dimostri il successo dell'operazione Stone Island in modo da porsi in futuro con maggiore autorevolezza come piattaforma di marchi.
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