Oltre mille lavoratori a rischio se crolla il Montepaschi

Il sindacato lancia l'allarme: "Se la banca dovesse essere spacchettata rischierebbero in tanti". I lavoratori nel 2014 vennero esternalizzati in nuova società

Oltre mille lavoratori a rischio se crolla il Montepaschi

"Se Monte dei Paschi fosse spacchettato o comprato da altre banche, potrebbero fare a meno di noi". L'allarme lo lancia Carla Nencioni, rappresentate sindacale del Sifub che con quel "Noi" si riferisce a oltre 1000 lavoratori che rischiano di perdere il lavoro se l'esito degli stress test di fine mese e le trattative tra Renzi e Merkel dovesse essere negativo.

I dipendenti in questione hanno un età media ben oltre i cinquant'anni. Lavorano in tutta Italia, da Padova e Lecce. Fino al 2014 lavoravano per il Monte dei Paschi, ma il primo gennaio di quell'anno vennero trasferiti alla Fruendo, una società del gruppo della famiglia toscana Bassilichi.

Il trasferimento dei dipendenti risale al 2013. Il "back office" Mps, cioè i servizi di incasso e pagamento tradizionali, venne ceduto a una nuova società. Il passaggio rientrava nel piano di ristrutturazione che prevedeva un taglio di ottomila posti di lavoro. Le intenzioni dichiarate erano quelle di creare una nuova realtà per l'appalto a un soggetto terzo delle attività bancarie.

Secondo alcune indiscrezioni, il valore che Mps assicurava alla nuova società era pari quasi a un miliardo di euro. Il gruppo della famiglia Bassilichi ottenne la commessa e costituì la nuova società, Fruendo, di cui assunse il 60 percento del controllo. Con questo accordo il gruppo raddoppiò il numero dei suoi dipendenti. Il Monte dei Paschi è sempre rimasto il principale cliente, ma anche il principale azionista perchè in realtà la famiglia Bassilichi aveva (e ha) solo il 23 percento delle quote del gruppo omonimo, di cui appunto fa parte Fruendo. Mps controlla tutt'oggi il 60 percento del gruppo attraverso fondi riconducibili direttamente alla banca.

Adesso il gruppo Bassilichi ha deciso di disfarsi della società Fruendo. È partita un trattativa con l'Istituto centrale delle banche popolari italiane, ma si è subito arenata proprio su Fruendo: 720 dipendenti esternalizzati hanno infatti intentato una causa contro Mps. 350 cause sono state vinte in primo grado dai lavoratori.

Il contenzioso spaventa l'Istituto e i Bassilichi hanno chiesto ai sindacati di convincere i lavoratori a rinunciarvi. "Ma sono cause individuali - rispondono dal sindacato - come si fa a chiedere una cosa del genere?".

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