Monti, piano horror per Conte. Così ci svuotano il portafoglio

L'ex premier detta le condizioni a Giuseppi per la fiducia. Spunta una lista da incubo di tasse. Chi rischia il salasso

Monti, piano horror per Conte. Così ci svuotano il portafoglio

Nella partita per il Conte Ter entrano a pieno titolo anche i senatori a vita. Come ha ricordato ilGiornale il pallottoliere della crisi è anche appeso a sei voti che potrebbero arrivare dai senatori a vita. E così anche uno come Mario Monti fa sentire la sua voce ponendo delle vere e proprie condizioni al premier per accordargli la sua fiducia. E lo fa con un editoriale sul Corriere della Sera che già mette i brividi per il carico fiscale che annuncia. Il Loden non usa giri di parole e va dritto al punto mettendo nero su bianco tutte le sue richieste tassarole. A forgiare la lista horror di Monti è di certo l'ultima audizione di Giacomo Ricotti di Bankitalia. Solo qualche giorno fa, proprio il Capo del servizio assistenza e consulenza fiscale di via Nazionale, ha lanciato un'idea che trova parecchio spazio negli ambienti più a sinistra del governo. Per farla breve, palazzo Koch ha suggerito al governo di tassare di più la ricchezza, il patrimonio immobiliare per abbassare la pressione fiscale sulle buste paga e sul reddito da lavoro.

E così l'ex premier sfodera un elenco di imposte che, a suo dire, Conte dovrebbe avere il coraggio di mettere sul tavolo del suo nuovo esecutivo qualora riuscisse a trovare i voti in Parlamento. Ed ecco la lista nera delle tasse che Monti suggerisce a Giuseppi: "Riforma fiscale, con adeguato spazio alle semplificazioni, ad un fisco 'friendly ma non troppo' verso i contribuenti, alla necessità di salvaguardare la competitività ; ma anche, senza pregiudizi in alcuna direzione, ai temi che solo in Italia sono considerati tabù, temi che tutti i partiti, pavidi, non osano neppure pronunciare : imposta ordinaria sul patrimonio, imposta di successione, imposizione sugli immobili e aggiornamento del catasto, imposizione sul lavoro, ecc. Ci si potrebbe avvalere, come punto di partenza, delle audizioni parlamentari svoltesi recentemente, in particolare di quella – meticolosamente non sovversiva, ma che non ha tabù – di Giacomo Ricotti della Banca d’Italia (11 gennaio 2021)". Insomma in modo del tutto chiaro Monti, esperto in materia, consiglia a Conte di mettere le mani nel portafoglio degli italiani già provato dai continui scippi di imposte e balzelli. Giusto per ricordarlo a Monti, lunedì gli italiani pagheranno alcune imposte sospese dai precedenti decreti e solo per un intervento in extremis si sono salvati dall'invio di 50 milioni di cartelle fiscali. Ma a quanto pare non basta.

La ricetta dell'ex premier è sempre la stessa: tassare. Adesso sussurra all'orecchio di Conte un remake di quanto fatto a palazzo Chigi tra il 2011 e il 2013. E a farne le spese, come al solito, saranno ancora una volta milioni di italiani. Solo qualche settimana fa era stato respinto lo spauracchio della patrimoniale tanto cara alla sinistra di Leu e a pezzi del Pd. Adesso quell'incubo può tornare anche con la "ricetta" montiana.

Comunque vada a finire la crisi, senza un governo di centrodestra che vuole introdurre un sistema fiscale snello come quello della flat tax, coi giallorossi mettiamoci l'anima in pace: il nostro portafoglio è in pericolo.

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