Se fino a poche settimane fa non erano ancora stati sanzionati i no vax over 50, adesso sono stati multati anche i vaccinati perfettamente in regola: il corto circuito del ministero della Salute, infatti, ha inviato multe errate anche a chi ha rispettato gli obblighi vigenti della legge. Come informa ItaliaOggi, le sanzioni sono arrivate nei giorni delle festività pasquali ad una casistica estremamente variegata.
Chi sono i multati per sbaglio
Ma qual è l'identikit di chi ha ricevuto alcune multe del tutto inatesse? Una parte dei "colpevoli" ha riguardato coloro che hanno ritardato la terza dose (dopo il 1° febbraio) perché hanno contratto la malattia appena prima del booster. Un'altra categoria viene chiamata “frontalieri della sanità", in pratica medici e camici bianchi in genere immunizzati in Svizzera e che non risultano ancora nei database italiani del ministero perché la comunicazione della loro vaccinazione non era mai stata trasmessa oltre confine. Ma non è tutto, perché l'Agenzia delle Entrate ha inviato migliaia di avvisi in Veneto e nella provincia di Como per un motivo diverso dai primi due: sono stati multati gli over 50 con due dosi e non tre dopo essersi di Covid a fine 2020.
Tessere sanitarie in tilt
In pratica, queste persone hanno completato il primo ciclo soltanto con una inieizione, e non due, proprio per la malattia sopraggiunta tra prima e seconda puntra ma alla quale hanno successivamente aggiunto il booster (terza dose, ma per loro la seconda), tra fine 2021 e l'inizio del 2022. Sono perfettamente in regola ma secondo gli elenchi trasmessi dal ministero della Salute sulle informazioni ricavate dal Sistema Tessera Sanitaria, questi cittadini non risultano in regola "perché per il sistema hanno saltato una dose e ciò li fa rientrare in una delle tre ipotesi previste dal dl 1/2022 per l'irrogazione della sanzione".
Perché non sono irregolari
Quindi, tutte queste persone non hanno mai commesso alcuna infrazione perché, essendo guariti dal Covid prima del vaccino, hanno giustamente completato il ciclo vaccinale con un'unica dose ma qualche grave errore, bug o virus nei sistemi informatici del ministero della Salute li ha individuati come soggetti da multare. Adesso, per loro si apre un lungo iter burocratico per rimettere le cose a posto ed evitare di pagare multe non dovute. Come prevede il decreto legge con l'obbligo vaccinale (e le multe) per i no vax over 50, ci saranno 10 giorni di tempo per "comunicare all'Azienda sanitaria locale competente per territorio l'eventuale certificazione relativa al differimento o all'esenzione dall'obbligo vaccinale, ovvero altra ragione di assoluta e oggettiva impossibilità".
Cosa bisogna fare
Adesso, gli sfortunati italiani dovranno far presente l'errore all'Agenzia delle Entrate-Riscossione: l'errore ministeriale non viene preso (stranamente) in considerazione. Quindi, entro 10 giorni bisognerà contattare le Asl di riferimento per dimostrare di non aver commesso alcuna infrazione. Alcune Asl, come l'azienda sanitaria 9 “Scaligera” a Verona, già prede di decine di segnalazioni, hanno creato un numero telefonico ad hoc per tutte le lamentele con le line già in tilt.
"Chi ha ricevuto le comunicazioni dovrà contemporaneamente informare l'Agenzia delle entrate Riscossione attraverso l'apposito servizio disponibile nell'area riservata del portale agenziaentrateriscossione.gov.it", scrivono gli esperti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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