Mundys trova 1,7 miliardi in Texas

Lo Stato americano nazionalizza una tratta, il gruppo taglia il debito e rilancia sul Cile

Mundys trova 1,7 miliardi in Texas
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Rifocalizzazione internazionale per Mundys che lascia un'autostrada in Texas (SH-288), ma incassa 1,7 miliardi di dollari, a titolo di risarcimento, abbattendo di fatto il debito consolidato per 1,2 miliardi di dollari (500mila euro restano a copertura dei debiti in capo all'infrastruttura).

L'attenzione del suo braccio operativo spagnolo, la controllata Abertis, si sposterà quindi a Sud, in Cile, dove la società guidata da José Aljaro si è aggiudicata la gara per la Ruta 5 Santiago-Los Vilos portando i chilometri di rete gestiti nel Paese a quota mille. Meno America e più Sudamerica, dunque, per la galassia di Alessandro Benetton. Un'operazione probabilmente studiata ad hoc dal gruppo dopo le avvisaglie arrivate in primavera su una possibile nazionalizzazione in Texas. Dopo aver dato il via libera a dicembre 2023 alla vendita da Acs ad Abertis del 57% dell'autostrada (Acs e Abertis sono insieme nel consorzio), la Texas Transportation Commission ha deciso (dopo pochi mesi) di recuperare l'asset ritenuto molto remunerativo, minacciando la nazionalizzazione.

La SH288 - tratta di 17 miglia a sud di Houston - genera un ebitda di circa 70 milioni di euro annui, su un totale di oltre 5 miliardi del Gruppo Mundys a livello consolidato. La decisione comporta, dunque, nei conti di Mundys una perdita stimata di circa 280 milioni di euro, escluse le minoranze. Mundys detiene indirettamente attraverso Abertis circa il 28% della partecipazione e allo scorso 30 giugno 2024 il patrimonio netto consolidato, escluse le minoranze, era di circa 4,4 miliardi.

«Abertis non prevede che gli impatti sopra evidenziati possano modificare il profilo creditizio e la politica di dividendi della società» e, aggiunge in una nota il gruppo, «proseguirà nella propria strategia di sviluppo internazionale, con il pieno sostegno dei propri azionisti». In parallelo sempre ieri, Abertis, attraverso la controllata VíasChile, si è aggiudicata la gara internazionale indetta dal ministero dei Lavori pubblici del Cile per un'autostrada lunga 223 chilometri, che collega l'Autopista Central con l'Autopista Los Andes, che unisce la capitale Santiago con la città costiera di Los Vilos: un ponte tra due regioni strategiche che rappresentano più della metà del Pil del Paese sudamericano. «La concessione, che ha una durata massima di 30 anni, non prevede un pagamento anticipato e Abertis si è impegnata a realizzare, entro i prossimi 7 anni, investimenti per circa 1 miliardo di euro, al fine di ampliare la capacità dell'infrastruttura e fornire innovativi servizi tecnologici ai passeggeri per migliorare l'esperienza di viaggio», spiega la società.

Con la nuova acquisizione effettuata da Abertis, il totale dei chilometri di rete autostradale gestiti da Mundys in Cile - considerando anche Grupo Costanera salirà a circa 1.000. L'effetto atteso sull'ebitda di gruppo è pari a oltre 100 milioni dal 2026.

Per Mundys, l'impegno internazionale prosegue dunque in modo lineare e con la conferma del «pagellino di credito». L'agenzia internazionale Moody's ha confermato il rating Ba1 e Ba2 delle obbligazioni, nonché l'outlook (cioè la prospettiva) a stabile.

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