Mutui, le banche "sterilizzano" il calo dei tassi di interesse: danni miliardari per gli italiani

Alcune clausole recentemente inserite nei contratti di mutuo dalle banche italiane impediscono la riduzione delle rate in favore dei consumatori

Mutui, le banche "sterilizzano" il calo dei tassi di interesse: danni miliardari per gli italiani

Un danno che potrebbe arrivare a costare miliardi di euro ai cittadini italiani che hanno contratto un mutuo a tasso variabile. È quello prodotto da alcune clausole recentemente inserite nei contratti di mutuo dalle banche italiane, tese a impedire la riduzione delle rate in favore dei consumatori. Il Codacons è ricorso alle vie legali segnalando gli istituto di credito a 104 procure di tutta Italia.

Al centro della vicenda c'è l’Euribor, indice utilizzato per calcolare il tasso di interesse che compone la rata mensile. In questi giorni ha raggiunto livelli molto vantaggiosi per i consumatori, scendendo sotto lo zero: quello a 3 mesi ha raggiunto il 14 settembre il nuovo minimo storico del -0,038%. Ancora meglio l’Euribor a un mese che ha raggiunto quota -0,105%. Gli analisti prevedono che nelle prossime settimane l’indice continuerà a scendere fino ad arrivare a -0,2%. Le banche sono corse ai ripari e dallo scorso febbraio hanno iniziato ad inserire nei contratti di mutuo una clausola "pavimento" secondo la quale il tasso non può in ogni caso essere inferiore allo spread. Viene, cioè, stabilita una certa soglia sotto la quale la rata, pur in presenza di Euribor negativo, non può scendere.

"Si tratta di una misura che penalizza fortemente i consumatori e genera un danno che, nel tempo, può raggiungere miliardi di euro - denuncia il presidente del Codacons Carlo Rienzi - Per tale motivo abbiamo deciso di presentare un

esposto a 104 procure della Repubblica di tutta Italia, chiedendo di verificare la correttezza del comportamento delle banche che operano sul territorio ed eventuali fattispecie penalmente rilevanti".

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