"Nella nuova strategia Sisal il Lotto evoluzione naturale"

Il ceo del gruppo dei giochi, Francesco Durante, alla vigilia della gara per la concessione: "Pronti per un'offerta molto competitiva"

"Nella nuova strategia Sisal il Lotto evoluzione naturale"

L'Italia è il più grande mercato del gioco regolamentato in Europa, con oltre 21 miliardi in termini di spesa degli italiani al netto delle vincite e un gettito erariale che lo scorso anno dovrebbe essersi confermato intorno agli 11 miliardi di euro (10,6 miliardi la stima nel 2023). Sisal, dal 2022 controllata dal gruppo Flutter che a settembre 2024 ha annunciato anche l'acquisizione di Snaitech, negli ultimi anni ha allargato il suo raggio d'azione all'estero, mantenendo però un forte radicamento in Italia.

Abbiamo incontrato Francesco Durante, amministratore delegato di Sisal, per analizzare insieme il contesto del settore in Italia e le prossime sfide che si profilano davanti alla società, a partire dall'importante gara per aggiudicarsi la concessione del Lotto.

Durante, alla luce dei profondi cambiamenti che hanno interessato il settore, come sta performando il mercato del gioco in Italia?

«Quello italiano è un mercato maturo e allo stesso tempo molto attrattivo, soprattutto perché negli ultimi anni ha avuto un'evoluzione dal punto di vista regolamentare estremamente positiva, che favorisce politiche industriali di lungo periodo. I tassi di crescita sono low single digit, quindi è un mercato che sale a un ritmo contenuto sostanzialmente in linea con l'inflazione».

Con quali ritmi si manifesta la crescita?

«A fronte di una certa stabilità del canale retail, il mercato online cresce in doppia cifra, con un'incidenza del 24% sul totale, ancora bassa rispetto alla media europea che è superiore al 30%, però sicuramente molto più alta rispetto a quella che avevamo pre-Covid (sotto il 10%). Ciò rende il mercato ancora più interessante perché si sta riducendo il gap in termini di digitalizzazione rispetto agli altri principali paesi del panorama europeo».

In che modo Sisal pensa di intercettare questa evoluzione del mercato?

«Tutto passa dall'innovazione, che è nel nostro Dna. Abbiamo investito tanto sul digitale e continuiamo a sperimentare nuove tecnologie. Le nostre app sono utilizzate in larga parte da consumatori retail, facilitando un'esperienza sempre più ibrida e completa. Puntiamo su una strategia omnicanale e dove l'esperienza digitale si affianca, per valorizzarla, con quella del consumatore del canale retail».

Da oltre 25 anni gestite il Superenalotto, una lotteria che esiste dal 1997 e che sembra molto cara allo Stato, visto il gettito che procura.

«Siamo decisamente soddisfatti della crescita del Superenalotto, che negli ultimi tre anni ha visto aumentare la raccolta e di conseguenza il gettito erariale - che rappresenta circa il 30% della raccolta».

Che cosa c'è dietro questa forte performance?

«Un piano di innovazione continua. Dopo WinBox, nel 2023 abbiamo lanciato anche YourNumbers che è una funzionalità che permette di generare dei numeri scattando delle foto, caricando delle immagini e quindi rendendo più coinvolgente un gioco tradizionale come il Superenalotto. Quest'anno Sisal compie 80 anni. Dalla schedina Sisal al Totocalcio abbiamo sempre avuto un track record molto positivo di innovazione di prodotto e di investimenti in tecnologia».

Innovazione fa rima con intelligenza artificiale. Come pensate di affrontare questa nuova sfida?

«Da poco abbiamo lanciato Sisal Numera che sfrutta l'intelligenza artificiale generativa per tradurre i sogni in numeri, combinando tradizione e innovazione digitale. In generale l'investimento più importante che abbiamo fatto negli ultimi 5 anni è quello sulle persone. Negli ultimi anni è raddoppiato il numero di persone in azienda: siamo oltre 3.500, di cui la maggior parte su tutto il territorio italiano (oltre 2.300). Abbiamo costruito un team impegnato sulla tecnologia e sul digitale di oltre mille persone che rappresenta il cuore dell'azienda».

Che ruolo ha Sisal all'interno di un colosso del gaming come Flutter Entertainment?

«Flutter è un leader mondiale nella nostra industria che sta registrando una performance finanziaria estremamente positiva, tant'è che la capitalizzazione in Borsa - è quotato sia a Wall Street che a Londra - è arrivata a circa 50 miliardi di dollari, una dimensione molto significativa. Tra le regioni in cui Flutter ha investito maggiormente rientra sicuramente quella in cui opera Sisal, anche perché l'Italia rappresenta il più grande mercato del gioco regolamentato in Europa».

Che cosa rappresenta l'Italia per Flutter?

«Siamo il terzo maggior mercato dopo Stati Uniti e Regno Unito, quindi strategicamente molto rilevanti. Non a caso il gruppo ha deciso di investire in maniera significativa sull'Italia: dopo l'acquisizione di Sisal nel 2022, a settembre 2024 è arrivata quella di Snaitech. Ora c'è anche l'impegno a supportare con forte convinzione la nostra partecipazione alla gara per il Lotto».

Ecco il punto: la gara per il Lotto sta entrando nel vivo. Come pensate di affrontare una partita tanto impegnativa?

«È una delle gare più importanti del mondo, parliamo di una raccolta di circa 8 miliardi all'anno che genera per lo Stato un gettito di 1,2 miliardi. La scadenza della presentazione di offerte è il prossimo 17 marzo con l'attuale concessione che scade il 30 novembre. La concessione avrà durata nove anni».

Che cosa rappresenta il Lotto per il gruppo Sisal?

«Un'evoluzione naturale rispetto al nostro posizionamento strategico in Italia, è una priorità strategica e quindi stiamo lavorando per presentare un'offerta che sia molto competitiva anche grazie al pieno supporto dei nostri azionisti. È una gara importante perché base d'asta un miliardo è un unicum a livello internazionale; quindi, ci vogliono non solo capacità tecniche ma anche solidità finanziaria».

Ora siete presenti all'estero e gestite le lotterie di Turchia e Marocco. Quali altri mercati guardate con maggiore interesse?

«La nostra espansione internazionale riguarda il mercato delle lotterie e quindi è dettata dai tempi delle gare per le concessioni nei vari paesi. La più interessante per noi è quella per la gestione di lotterie in Sudafrica dove abbiamo partecipato preparando un'offerta molto competitiva e aspettiamo di conoscere l'esito nelle prossime settimane. Selezioniamo in maniera strategica le gare a cui partecipare, perché per noi è fondamentale essere competitivi nelle gare in cui partecipiamo e il nostro track record è estremamente positivo».

La Turchia si sta rivelando forse il vostro maggiore successo. Come ci siete arrivati?

«Vinta la gara nel 2019, siamo

partiti ad agosto 2020 - in pieno Covid - e in pochi anni abbiamo fatto crescere il business delle lotterie di oltre 20 volte, con oltre l'85% della raccolta oggi in Turchia generato da nuovi giochi che abbiamo lanciato noi».

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