![Niente nozze tra Honda e Nissan](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2024/12/24/1735025989-22970970-large.jpg?_=1735025989)
Le promesse spose Honda e Nissan litigano prima di arrivare all'altare. Ieri si è consumato il tramonto definitivo del progetto di integrazione tra la seconda e terza casa automobilistica del Giappone annunciato lo scorso dicembre. I cda di entrambi i gruppi si sono espressi per uno stop alle trattative volte a creare un gigante da circa 60 miliardi di dollari. A far saltare il banco è stata la proposta di Honda di modificare lo schema dell'operazione in uno scambio azionario che avrebbe portato Nissan a essere controllata da Honda, mentre l'intesa iniziale era incentrata su una holding a controllo paritario.
Nissan adesso dovrà valutare altre strade per uscire dalla profonda crisi di vendite che la porta a prevedere una perdita netta annuale di circa 500 milioni di euro, oltre al taglio di 9mila posti di lavoro annunciato lo scorso autunno. Il ceo di Nissan, Makoto Uchida, ha tenuto aperta l'opzione che il processo di ricerca di un partner commerciale porti a future collaborazioni con la stessa Honda in determinate aree. Intanto già ieri sono iniziate a circolare indiscrezioni su un possibile intervento del fondo Kkr in soccorso della casa nipponica. Il colosso del private equity, secondo Bloomberg, avrebbe avviato una valutazione di un investimento azionario o obbligazionario per migliorare la posizione finanziaria di Nissan. Allo stesso tempo la taiwanese Foxconn si è detta aperta a valutare l'acquisto della quota di Nissan in mano ai francesi di Renault.
La crisi del settore automotive non manca di mordere anche in Europa e anche Porche si è trovata costretta ad annunciare il taglio di 1.900 posti di lavoro in Germania tra calo delle vendite e difficile transizione verso l'elettrico. E sempre in Germania c'è aria di dietrofront sulla svolta EV.
Volkswagen e Audi potrebbero infatti annunciare il prossimo mese che alcuni modelli con motore a combustione - tra cui la Golf, la T-Roc e la Tiguan - continueranno ad essere prodotti anche dopo il 2033, l'anno indicato dalle due case come spartiacque a partire dal quale avrebbe prodotto solo modelli elettrici, in anticipo rispetto al 2035 indicato dall'Ue. Una scadenza che appare vacillare sempre di più.
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