Non solo campioni in Borsa. Ecco le azioni in quarantena

Da Stm a Stellantis passando per Campari: sono solo alcune delle malate illustri di breve o di lungo corso

Non solo campioni in Borsa. Ecco le azioni in quarantena
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La Ferrari delle calzature. Così The Economist titolava vent'anni fa riferendosi a Geox indicandola come esempio di imprenditorialità innovativa. La creatura di Mario Moretti Polegato sbarcò proprio alla fine di quell'anno su Borsa Italiana con una valutazione di 1,2 miliardi e un piano ambizioso di espansione internazionale che spinse tanti investitori a puntare con convinzione sulla «scarpa che respira».

L'entusiasmo portò il titolo Geox a volare dai 4,6 euro dell'Ipo agli oltre 16 euro nel 2007. Poi è arrivato un veloce dietrofront. E anche l'inizio del 2025 è stato a dir poco traumatico, complice il varo dell'aumento di capitale a supporto del nuovo piano industriale al 2029. Il titolo del gruppo di Montebelluna arranca adesso sotto quota 0,5 euro, ossia -97% dai picchi di 18 anni fa.

In Piazza Affari le illustri malate di breve o lungo corso sono più di una. Se c'è chi dopo una lunga agonia ha ritrovato la retta via negli ultimi anni come Mps (+117% nel 2024), altri stanno tracciando il percorso inverso. Da Stm (-46%) a Campari (-41%), passando per Stellantis (-40%) e Nexi (-27%). Tutti titoli che in passato si erano distinti tra i più performanti e che adesso devono affrontare sfide importanti per sperare di invertire la tendenza negativa.

Analizzando caso per caso, Stm e Stellantis sono accomunate dall'essere entrambe invischiate nella profonda crisi del settore auto europeo. Il colosso italo-francese guidato da Jean Marc Chery paga infatti la forte flessione della domanda di chip industriali e automobilistici e ha di conseguenza posticipato di ben tre anni il target di 20 miliardi di dollari di fatturato. Stm prevede che il contesto si manterrà debole anche quest'anno e per fronteggiare tali difficoltà la strategia obbligata sarà probabilmente quella di ridimensionare i costi.

Il 2025 si preannuncia decisamente sfidante anche per Stellantis che è alla ricerca del nuovo amministratore delegato, chiamato a risollevare le sorti dopo l'uscita di scena di Carlos Tavares. Gli analisti non vedono ancora la luce in fondo al tunnel in virtù delle sfide attuali per il settore auto, che risulta in frenata soprattutto in Europa e Stati Uniti, ossia i due mercati chiave per il gruppo franco o-italiano.

L'anno nuovo è iniziato sulla falsariga del 2024, ossia in sofferenza, anche per Campari, coinvolta settimana scorsa nel capitombolo del settore beverage complice l'allarme sul consumo di alcolici partito dagli Stati Uniti. Un rapporto del consigliere alla sanità pubblica della Casa Bianca, il dottor Vivek Murthy, evidenzia la necessità di indicare i rischi di cancro sulle etichette dei prodotti alcolici. In generale, la crisi in Borsa del titolo Campari va avanti dall'estate del 2023 ed è culminata lo scorso anno prima con le dimissioni dell'amministratore delegato Matteo Fantacchiotti e successivamente con il crollo del 18% in una singola seduta a seguito della diffusione dei conti del terzo trimestre che hanno palesato vendite e redditività in flessione per il celebre gruppo degli Aperol.

A corto di fiato anche Nexi. La maggiore paytech italiana vale oggi in Borsa un terzo rispetto ai picchi storici toccati nel 2021, ossia nel bel mezzo dell'era Covid circa le prospettive della società di pagamenti digitali, uno dei pochi settori valutati con entusiasmo da parte degli investitori.

Adesso il comparto vive una situazione di relativa marginalità, con una sempre più pressante necessità di innovare a cui si aggiunge in Italia una maggiore concorrenza a seguito della nascita di Numia, nuovo polo dei pagamenti digitali creato da Iccrea, Banco Bpm e fondo Fsi.

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