Altri 57 milioni di euro per invogliare gli italiani ad acquistare auto elettriche: ammonta a questa cifra il rifinanziamento dell'ecobonus approvato dal Consiglio dei ministri che trasferisce nel fondo già esistente il nuovo incentivo.
Cos'è l'Extrabonus ed a chi serve
Il bonus aggiuntivo, chiamato Extrabonus, era rimasto inutilizzato a causa di un'interpretazione restrittiva del ministero dello Sviluppo Economico sul suo impiego. Tutto questo, come spiegato nel testo del decreto, “per garantire e ottimizzare l’utilizzo dei fondi destinati all’acquisto di veicoli meno inquinanti M1, compresi nella fascia di emissione 0-60 grammi di CO2". A causa della pandemia che, a cascata, ha provocato meno vendite ed immatricolazioni, il governo ha previsto che "la conclusione della procedura informatica per confermare la prenotazione dell'Ecobonus possa avvenire" entro il 31 dicembre 2021, se l'inserimento è avvenuto tra il 1 gennaio 2021 e il 30 giugno 2021;
entro il 30 giugno 2022, se l'inserimento avviene tra il 1 luglio 2021 e il 31 dicembre 2021. I tempi sono validi per le auto elettriche, i veicoli per il trasporto merci, i piccoli veicoli a motore (dunque per le categorie M1, M1 speciali, N1 e L).
L'impatto del primo ecobonus
Come ci siamo occupati di recente, la prima versione dell’ecobonus ha avuto un importante impatto sulle scelte dei consumatori: nel secondo trimestre del 2021, secondo i dati dell'Acea – Associazione dei costruttori automobilistici europeri – la quota di mercato dei veicoli elettrici a batteria è più che raddoppiata, dal 3,5% nel secondo trimestre del 2020 al 7,5% di quest'anno, mentre i veicoli ibridi plug-in hanno rappresentato l'8,4% di tutte le nuove auto vendute. Anche la domanda di auto ibride è fortemente aumentata nel trimestre, rappresentando il 19,3% delle immatricolazioni di auto nell'Ue. L'Italia è stata tra i mercati con maggiore crescita: 21.647 auto plug-in immatricolate da aprile a giugno, con un aumento anno su anno del 659,3%.
Multe salate per i "parcheggi selvaggi"
Le novità non sono finite qui: il nuovo decreto ha introdotto anche gli "stalli rosa", posteggi riservati alle donne incinte e ai genitori con figli fino a due anni, e la facoltà per i Comuni di riservare posti di sosta, a carattere permanente o temporaneo, oltre che ai veicoli adibiti al trasporto delle persone con disabilità, anche ai veicoli elettrici, a quelli per il carico e lo scarico delle merci nelle ore stabilite e al trasporto scolastico. Le sanzioni per il parcheggio selvaggio, poi, saranno ancora più pesanti: raddoppiate le multe per chi occupa gli spazi riservati alle persone con disabilità con cifre comprese tra 168 e 672 euro. In questo caso, però, le persone con disabilità potranno parcheggiare gratuitamente all'interno delle strisce blu nel caso lo stallo riservato risulti occupato; sanzioni più salate anche per chi sosta nelle aree perdonali.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, le Regioni potranno utilizzare una quota delle risorse assegnate dal Governo per erogare servizi aggiuntivi anche per potenziare i controlli.
Come riporta Repubblica, un capitolo importante del nuovo decreto riguarda infine il Mezzogiorno, con la nuova norma sulla perequazione che consentirà di sbloccare il Fondo perequativo infrastrutturale con una dotazione di 4,6 miliardi di euro per gli anni 2022-33, al fine di assicurare il recupero del divario tra le diverse aree geografiche del territorio nazionale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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