Nuovo Patto entro l'anno. Bruxelles cerca l'accordo

La Germania insiste per una stretta sul debito L'Italia, per ora, non vincola il sì all'ok sul Mes

Nuovo Patto entro l'anno. Bruxelles cerca l'accordo
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Chiudere la riforma del Patto di Stabilità entro fine anno. È questo l'obiettivo che si è data la presidenza spagnola dell'Ue presentando all'Ecofin di ieri un documento che fissa quattro «pilastri» per organizzare il lavoro. La road map prevede un'intesa a ottobre per approvare entro fine anno la nuova governance economica.

Il ministro spagnolo delle Finanze Nadia Calvino ha parlato di «unanimità» tra i ministri sul metodo proposto e di «forte accordo», e «determinazione per procedere celermente. L'idea è di concentrare le discussioni su: equilibrio istituzionale (ripartizione di compiti e poteri tra istituzioni), salvaguardie comuni (calo del debito), spazio fiscale per investimenti e incentivi alle riforme e, infine, applicazione credibile del nuovo Patto. La Germania resta prudente sul rispetto della tempistica, segno che Berlino non intende indietreggiare rispetto alla richiesta formulata di un impegno credibile e forte alla riduzione del debito per i Paesi meno virtuosi (almeno un punto di Pil all'anno, per l'Italia sarebbero 19 miliardi circa; ndr). Il commissario Ue all'Economia, Paolo Gentiloni, ha sottolineato che la Commissione è pronta «a sostenere tutti gli sforzi per cambiare, affinare, trasformare in modo sostanziale» la propria proposta di riforma (taglio del debito dello 0,85% annuo in 4 anni o dello 0,45% in 7 anni, per l'Italia tra gli 8 e i 16 miliardi l'anno a seconda della scelta; ndr) «purché venga mantenuto l'equilibrio».

All'Ecofin non si è parlato della proposta italiana di collegare la riforma del Patto con la ratifica del Mes. «Questo tema non è stato sollevato oggi nella riunione», ha detto Calvino. Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, non ha affrontato la questione pubblicamente. L'unica dichiarazione ha riguardato l'altro punto all'ordine del giorno dell'Ecofin. «Per quanto riguarda la revisione di medio termine del Quadro finanziario pluriennale (Qfp) dell'Unione europea, «sarebbe il caso di mantenere il dibattito separato da quello sul pacchetto delle risorse proprie, data la necessità di un'approvazione più rapida della revisione del Qfp», ha detto il ministro riferendosi alle discussioni sulla modifica del bilancio 2021-2027 e a quelle sull'aumento delle risorse a disposizione della «macchina» di Bruxelles che sono molto vicine a una fase di stallo. Maggiore la concordia sulla proposta di costituire un fondo da 50 miliardi per l'Ucraina, che sarà legato alla presentazione da Kiev di un piano di ricostruzione con riforme e investimenti.

L'Ecofin non ha discusso della sostituzione di

Fabio Panetta, prossimo governatore di Bankitalia, al board Bce. Fonti del Tesoro hanno smentito le indiscrezioni della Frankfürter Allgemeine sulla candidatura del vicedirettore generale di Via Nazionale, Piero Cipollone.

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