Ops di Bper (Gruppo Unipol) su Pop Sondrio. Cimbri alla guida del quarto polo finanziario

Papa: "Creiamo un leader italiano, utile a 2 miliardi nel 2027"

Ops di Bper (Gruppo Unipol) su Pop Sondrio. Cimbri alla guida del quarto polo finanziario
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Anche Banca Bper iscrive il suo nome nel carnet del gran ballo del risiko bancario e, a sorpresa, ieri ha annunciato il lancio di un'Ops su Banca Popolare di Sondrio, con l'obiettivo di acquisire una partecipazione superiore al 50% del capitale sociale dell'istituto valtellinese, che viene valutato 4,5 miliardi di euro. L'offerta prevede un rapporto di concambio di 1,450 azioni di nuova emissione Bper per ogni titolo della Sondrio, con un prezzo implicito di 9,527 euro per azione, rappresentando un premio del 6,6% rispetto al valore di mercato registrato ieri (+4,4% a 6,89 euro Bper; +4,1% a 9,27 euro la Sondrio) e del 10,3% rispetto alla media ponderata degli ultimi tre mesi. Il pivot, ovviamente, sarà Unipol, principale azionista di entrambi gli istituti. Il gruppo presieduto da Carlo Cimbri (in foto) ha il 19,8% a Modena e il 19,7% a Sondrio e, quindi, potrà creare il quarto polo dopo Intesa Sanpaolo, Unicredit (comunque vada con Bpm e Commerz) e Mps-Mediobanca.

L'operazione, secondo Bper, garantirà una «significativa creazione di valore per gli azionisti con un'elevata redditività (Rote stimato al 15% circa) e una forte solidità patrimoniale (Cet 1 stimato sopra il 15%), con un payout medio del 75%, in significativo miglioramento per gli azionisti della Banca Popolare di Sondrio». L'utile netto è atteso oltre i 2 miliardi nel 2027. L'istituto emiliano intende «preservare il marchio» valtellinese «nelle aree storiche».

L'Ops «rappresenta un'opportunità unica di creare un gruppo bancario leader in Italia, con due banche complementari che hanno modelli di business coerenti e che condividono gli stessi valori», ha dichiarato l'ad Bper, Gianni Franco Papa, aggiungendo che «l'integrazione consentirà di rafforzare la competitività, ampliare l'offerta e incrementare la solidità patrimoniale, generando benefici per clienti, azionisti e dipendenti». Ma, soprattutto, consentirà di accelerare la realizzazione del piano Bper al 2027, «portando maggiore valore a tutti gli stakeholder». Tra gli obiettivi si evidenzia, inoltre, il rafforzamento della presenza territoriale «mantenendo una particolare attenzione alle piccole e medie imprese e alle famiglie». Si stima che le sinergie di costo possano raggiungere i 190 milioni di euro annui, mentre quelle di ricavo si attesteranno intorno ai 100 milioni. L'operazione dovrebbe essere completata nella seconda metà del 2025 con la piena integrazione da realizzarsi entro fine anno.

Bper ha presentato anche i risultati del 2024, chiuso con un utile netto di 1,4 miliardi (-7,7% annuo, +4,1% al netto delle voci straordinarie). I proventi operativi netti si sono attestati a 5,6 miliardi (+1,8%), con margine di interesse a 3,4 miliardi (+3,8%) e commissioni nette a 2 miliardi (+4,5%). Proposto il raddoppio del dividendo a 0,6 euro.

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