«Telecom punta al 100% di Metroweb e vogliamo chiudere a breve». Lo ha detto il presidente di Telecom Giuseppe Recchi, che ha anche specificato di non voler lasciare il suo posto al vicepresidente Arnaud de Puyfontaine. Secondo Recchi, Metroweb, che possiede la rete in fibra a Milano, può essere per Telecom un acceleratore del piano per la banda ultralarga, mentre sul possibile scambio azionario con Sparkle non ha voluto sbilanciarsi, spiegando che «tutte le opzioni sono possibili». Stando a indiscrezioni, Telecom comprerebbe cash il 54% di Metroweb per circa 500 milioni di euro (liquidando F2i) e poi rileverebbe il 46% da Cdp, consegnandole appunto il 25% di Telecom Italia Sparkle.
Telecom comunque, secondo Recchi, è pronta ad alzare i target previsti nel piano industriale 2016-2018 in occasione del cda del prossimo 13 maggio. «Ci sarà un consiglio per un aggiornamento anche ai mercati delle prospettive, una review degli obiettivi. Stiamo facendo una revisione dei target previsti, anche alla luce di quanto maturato nel primo trimestre», ha detto.
Si tratterà dunque di rivedere al rialzo i target sugli investimenti, migliorandone la qualità, per quanto riguarda la velocità di connessione e di sviluppo della fibra. Il piano industriale 2016-2018 prevedeva investimenti in Italia pari a quasi 12 miliardi di euro, di cui circa 6,7 miliardi dedicati alla componente innovativa (Ngn, Lte, Cloud e Sparkle), mentre in Brasile gli investimenti sono destinati principalmente allo sviluppo di infrastrutture di rete. Quanto all'ingresso di Enel nella banda ultralarga, Recchi ha spiegato che non ci sono problemi a dialogare con Enel per lo sviluppo delle infrastrutture di rete, ma vuole parità di regole. «Ci aspettiamo che, nel caso in cui Enel diventi operatore, ci sia apertura dell'infrastruttura a chi vorrà usarla o affittarla - ha detto Recchi - . A oggi comunque Enel è ancora una start up che non ha nemmeno un metro di fibra e di cavo posato, mentre Telecom Italia ne ha 11 milioni. Siamo ancora un po' lontano come dimensioni».
Il presidente ha anche sottolineato che Flavio Cattaneo «è stato la scelta giusta nel ruolo di ad. È stato voluto da tutti e da me in particolare. E insieme formiamo un team affiatato». Recchi ha anche espresso la possibilità di un cambio di management in Brasile. «Il cambio di management in Brasile è una possibilità» - ha detto Recchi- quanto a Inwit presto ci sarà una nuova scadenza per una nuova offerta».
Ieri però il mercato ha
reagito male. Infatti, nonostante quanto detto dal presidente sulla volontà del management di voler alzare i target del piano industriale, il titolo Telecom è di nuovo arretrato in Borsa del 2,07% a quota 0,85 euro per azione.
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