Orsini: "Export e innovazione 4.0 decisivi per il legno arredo"

Il presidente di FederlegnoArredo: "Saldo commerciale a quota 8 miliardi. Cina e Stati Uniti mercati in forte crescita per il design made in Italy. Il bonus mobili va reso strutturale perché ha spinto la ripresa del mercato italiano ed è a costo zero"

Orsini: "Export e innovazione 4.0 decisivi per il legno arredo"

Una “passeggiata” speciale fra le opere d'arte d'arte custodite nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano per una riflessione non metaforica fra capolavori che richiamano storia, cultura saperi di ieri e si legano alle espressioni del design e dell'arredo di oggi. Legami con le radici antiche della creatività e del saper fare che Emanuele Orsini, presidente di FederlegnoArredo, richiama per una prima analisi del settore del legno, dell'arredo e del complemento.

Dopo sette-anni-sette di crisi e la ripartenza nel 2015, consolidata nel 2016 sul versante chiave dell'export cresciuto dell'1,5% e del mercato interno trainato dal bonus mobili che ha generato quasi 3 miliardi di fatturato salvaguardando almeno 10mila posti di lavoro per una filiera che vale 41 miliardi di euro, l'1,8% in più rispetto al 2015. “Una misura fondamentale, per questo cercheremo di farla rendere strutturale dal governo perché i risultati dimostrano anche che è stata a costo zero – dice Orsini – ed è stata decisiva per aumentare i consumi del sistema arredamento, molto apprezzata dai consumatori”.

Situazione di mercato che mette in condizione la filiera di spingere l'acceleratore sull'export, tenendo conto del saldo commerciale in attivo di 8 miliardi di euro messo a segno da un settore dinamico in grado di reagire alla crisi e alle sfide della globalizzazione forte dei valori del design e della capacità di innovare delle oltre 79mila imprese che compongono la filiera di un made in Italy sempre più apprezzato e richiesto a livello internazionale.

“Gli ultimi mesi del 2016 sono stati segnati da una flessione delle esportazioni rispetto al 2015 ma le prospettive di crescita sono forti – spiega Orsini – e arrivano da mercati importanti come Cina e Stati Uniti che hanno registrato una forte crescita, il 18,6% e l'8,1% e anche l'Europa, in particolare Francia con vendite salite del 5,3% e Spagna del 5,6%. Altri mercati che si stanno aprendo e sono al centro di iniziative promozionali di FederlegnoArredo come l'Iran e il Sudafrica”.

Spingere sull' internazionalizzazione, aiutando anche le pmi è la parola d'ordine, il cuore di una strategia che in Cina ruota attorno al Salone del Mobile Shanghai e in Russia – mercato che mostra segnali di ripresa – con il Salone del Mobile Worldwide Moscow. Fiere che consento di fare sistema proponendo un'offerta made in Italy completa, competitiva e in grado di attrarre i buyer e i visitatori. Che ha il suo cuore in Italia con il Salone del Mobile.Milano dal 4 al 9 aprile nei padiglioni di Fiera Milano, “che va salvaguardato e sostenuto con tutte le forze” perché è il grande motore del design e dell'innovazione in Italia. Come l'altro salone, Made expo, dedicato all'edilizia e all'architettura per essere pronti quando il settore delle costruzioni ripartirà.

Strategia che Federlegno Arredo intende realizzare valorizzando da un lato i terrritori e i distretti produttivi in Italia e dall'altro facendo sistema all'estero. “Dialogo e coinvolgimento dei territori e confronto con le istituzioni sono fondamentali – prosegue Emanuele Orsini – per raggiungere risultati concreti e duraturi. C' è il tema fondamentale, ad esempio della ricerca e dello sviluppo, richiede azioni di sostegno per rendere le nostre imprese innovative e competitive anche in relazione al piano Industria 4.0. E voglio sottolineare come ben il 70% delle aziende che fanno parte della federazione stiano investendo in questo settore. Dobbiamo aiutarle a fare di più e meglio”.

A partire dalla formazione specialistica, dai rapporti con le Università e i centri di ricerca su modello di quanto si sta facendo con il Politecnico di Milano, l'Università di Trento. Particolare attenzione sarà dedicata anche all'aggiornamento tecnologico, gestionale e alla logistica. Il presidente di FederlegnoArredo tocca poi il tema del lavoro, ricordando le buone relazioni con le organizzazioni sindacali e soprattutto l'impegno per creare occasioni di lavoro e formazione per i giovani, “il futuro delle nostre imprese”.

“L'obiettivo è di avere Poli formativi del LegnoArredo in ciascuno dei distretti più importanti su modello di quello aperto a Lentate sul Seveso, in Brianza, che sarà il riferimento per tutti quelli che nasceranno”.

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