Padoan ora gela Renzi: "Italia in stagnazione"

Il ministro dell'Economia ammette le difficoltà di ripresa dell'Italia. Confindustria ribassa le stime di crescita

Padoan ora gela Renzi: "Italia in stagnazione"

"C’è la ripresa ma è debole, non c’è accelerazione. Veniamo dalla crisi finanziaria e dalla recessione. Sono tra quelli che ritiene che l’ipotesi di stagnazione secolare non sia così peregrina. Dobbiamo sostenere gli investimenti e il governo cerca di accelerare quelli pubblici". Così Pier Carlo Padoan, intervenendo al convegno del Centro studi di Confindustria. "Per questo, ha aggiunto Padoan, la sfida che il governo sta affrontando e su cui si sta impegnando è quella di sostenere gli investimenti. Il governo sta cercando di incentivare gli investimenti pubblici - ha aggiunto il ministro dell’Economia - è un problema di risorse, ma nella legge di stabilità ci sono alcune di queste iniziative come il super-ammortamento o il credito di imposta per i beni strumentali".

E ancora: "Le misure che il governo ha messo in campo potrebbero essere migliorate nella loro efficacia, l’atteggiamento del ministero è ascoltare oltre che proporre: le misure devono servire alle imprese, non allo Stato. Per questo rinnovo alle imprese l’invito a continuare a dialogare". Il titolare di via XX settembre con il suo intervento lascia intendere che la ripresa sarà difficile. E a quanto pare sulle stime di crescita per il futuro nel governo ci sono diverse scuole di pensiero. Solo ieri il premier, Matteo Renzi, aveva detto ospite di Vespa a Porta a Porta che nel "2016 il Pil crescerà dell'1,5 per cento".

Oggi c'ha pensato Padoan a riportare il premier sulla terra. E di fatto il peso fiscale, la disoccupazione giovanile che non scende e i consumi che stentano a ripartire sono dati sotto gli occhi di tutti. Alle favole di Renzi non crede più nemmeno il suo ministro del Tesoro.

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