La parola d’ordine è orizzontalizzazione Ma moriremo tutti "scalpers"

Stiamo assistendo ad una rotazione tra settore del mercato e dell’economia piuttosto che all’inizio della fine del rialzo. Soprattutto in Europa infatti i mercati azionari hanno spazio per correre e tra questi persino l’Italia, che è il brutto anatroccolo della situazione

La parola d’ordine è orizzontalizzazione Ma moriremo tutti "scalpers"

Oggi il Nasdaq perde il 3% e domani recupera il +4%. Non mi preoccupo. Secondo me stiamo assistendo ad una rotazione tra settore del mercato e dell’economia piuttosto che all’inizio della fine del rialzo. Soprattutto in Europa infatti i mercati azionari hanno spazio per correre e tra questi persino l’Italia, che è il brutto anatroccolo della situazione. Lo abbiamo visto in settimana con sparate su certi titoli fuori dal normale e parlo per fare un esempio di El.En piuttosto che di Reply piuttosto che di Tod’s che di altri titoli. Anche in Italia c’è chi compra a piene mani quelle azioni che risentiranno della fine dell’era COVID, una fine che pur non essendo certa sicuramente la si intravvede di lontano.

Di questa rotazione come sempre Wall Street Journal e media finanziari americani ne hanno iniziato a parlare 2 o 3 settimane or sono mentre in Italia ci sono arrivati solo questa settimana. Il grafico qui sotto senza tante parole vi dà il polso di questo cambiamento di prospettiva dei mercati: scendono tecnologici e azioni legate al “nuovo” e salgono le azioni dell’old economy, delle catene commerciali, dei viaggi, della produzione di roba “fisica”. Notate che siamo allo stesso livello della bolla del 2000 e la spinta verso il nuovo è stata devastante in tutti i sensi.

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Di seguito il grafico degli utili attesi a 12 mesi differenziale azioni MSCI growth e quelle value

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Guardavo il video che mi è stato recapitato qualche tempo fa via posta elettronica del direttore di un noto quotidiano il quale spiegava come cambiava l’impaginazione del suo giornale mostrandolo su carta e raccontando che non ci sarebbero state più tante colonne e che l’interlinea non era di 2 linee ma di 3 e altre cose del genere. Sembrava un cinegiornale del ventennio con i protagonisti in bianco e nero. Giornale? Qualcuno di voi legge i giornali? Cioè quelli che si comprano in edicola su carta (edicola? Che roba è l’edicola? Esistono ancora le edicole? O che si sfogliano al bar tra una variante covid inglese ed una sudafricana?

Signori il mondo è cambiato e la spinta al cambiamento degli ultimi 12 mesi è stata “devastante”. I giornali su carta sono morti come sono morti tanti altri servizi e tanti altri prodotti. Chi ha vinto durante questa pandemia? I piccoli media, gli youtuber de noantri, i piccoli fornitori di servizi che hanno saputo occupare una nicchia che i grandi non sapevano occupare. Sono loro i veri vincitori della guerra COVID e il grafico che segue lo dimostra: le piccole marche, i piccoli label, hanno aumentato il peso, i grandi lo hanno perso. E quando i consumatori hanno cambiato fornitore è stato perché il territorio (on line) era presidiato da ardite sentinelle in un deserto di tartari:

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Ma quello che più stupisce è che è esploso il trading

on line e si è ridotto il time frame / orizzonte temporale con cui si detengono azioni del Nyse. Anzi l’orizzonte temporale è su un minimo storico: moriremo tutti scalper?

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Ma veniamo a 3 azioni da monitorare attentamente:

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