Passera sale sulle barricate. Ma l'Opas piace al mercato

Per il banchiere l'offerta non può definirsi amichevole. Intanto Illimity prende tempo prima di riunire il cda

Passera sale sulle barricate. Ma l'Opas piace al mercato
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Corrado Passera non ha preso bene l'offerta «non concordata» da quasi 300 milioni pervenuta mercoledì mattina da Banca Ifis per acquisire la sua Illimity. L'umore del navigato banchiere comasco, a detta di chi ha avuto modo di incontrato ieri , è a dir poco pessimo. Stando a quanto riferito al Giornale da una persona molto vicina all'ad di Illimity, una cosa in particolare non è andata giù a Passera. «Ma quale offerta amichevole. Definirla amichevole è una presa in giro», avrebbe sbottato. Il fondatore e ceo di Illimity, che da settimane stava lavorando sul nuovo piano industriale, è venuto a conoscenza dell'Opas la mattina stessa in cui è stata annunciata al mercato. La prima reazione ufficiale di Illimity si lascia attendere e da quanto si apprende il cda per una prima valutazione dell'offerta ancora non è stato convocato e i tempi non sarebbero brevissimi. Non è da escludere che si aspetti la presentazione del documento informativo alla Consob, prevista entro il prossimo 28 gennaio.

Dal canto suo Banca Ifis conferma l'intento amichevole dell'operazione, a premio del 5,8% rispetto alla chiusura di martedì e imbastita sotto il segno della massima collaborazione. Un portavoce dell'istituto che fa capo alla famiglia Fürstenberg ha ribadito che si tratta di una proposta «che valorizza Illimity e riconosce il valore del modello di business della banca» fondata nel 2018 dall'ex ceo di Intesa. Altro segnale di apertura è rappresentato da come è stata strutturata l'operazione. L'azionista di controllo di fatto è pronto a scendere sotto la maggioranza assoluta (attualmente detiene il 50,5%), vedendo di buon occhio l'ingresso nella nuova realtà degli attuali azionisti di Illimity, tra cui spiccano - oltre allo stesso Passera che detiene il 4% - nomi di prestigio della finanza tricolore come Banca Sella con il 10%, Andrea Pignataro al 9,4% attraverso FermION e la famiglia Rovati al 7,4%. Gli azionisti di Illimity rimanendo nella nuova realtà da 21 miliardi di asset e oltre 1,5 miliardi di valore di mercato andrebbero a beneficiare anche di una politica dei dividendi generosa che Ifis intende mantenere, con un payout al 70% post-fusione. In caso di adesione del 100% all'Opas, la quota di controllo dei Fürstenberg scenderebbe al 45% circa.

Ieri intanto è proseguito il rally in Piazza Affari delle due banche, che si sono mosse a braccetto segnando entrambe un corposo più 3,8%.

Le nozze, secondo gli analisti di Equita, porterebbero benefici per entrambe le società e le sinergie stimate (75 milioni a regime) appaiono ragionevoli. La sim milanese ritiene «improbabile che, in assenza di novità significative riguardo alla banca target, l'offerta subirà modifiche».

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