Dopo il rigore, il tema che tiene banco in Europa è quella della crescita. Ne ha parlato il nuovo presidente francese Francois Hollande, recatosi a Berlino per incontrare l'austera cancelliera tedesca Angela Merkel. E ne hanno parlato in un colloquio telefonico il premier italiano Mario Monti e il presidente Usa, Barack Obama.
I due hanno discusso "dell’attuale situazione economica in Europa e si sono detti d’accordo sulla necessità di intensificare gli sforzi per promuovere la crescita e l’occupazione".
Lo scambio fra Monti e Obama arriva in contemporanea con il primo incontro ufficiale fra Francois Hollande e la Merkel, le due facce dell'Europa che rappresentano rispettivamente la crescita e l'austerity.
L'auspicio degli Stati Uniti è che con l'uscita di scena di Sarkozy e con la batosta elettorale che ha incassato la Merkel, la Germania possa ammorbidire la linea del rigore e premere di più sull’acceleratore della crescita.
E qualcosa sembra muoversi in effetti. Perché l'Ecofin dei 27 ministri finanziari dell'Ue ha posto le basi per integrare con un patto per la crescita (growth compact) il fiscal compact. Insomma, accompagnare la crescita al rigore. Il tema sarà al centro del Consiglio Ue straordinario previsto a Bruxelles il 23 maggio prossimo.
Tra la Merkel e Hollande, al loro primo incontro ufficiale, si sono viste alcune divergenze di pensiero, ma anche dei punti d'accordo. Entrambi hanno ravvisato la necessità di tornare a crescere e di salvare Atene, ma il modo attraverso il quale farlo è ancora incerto.
Per il nuovo capo dell’Eliseo, "l’Europa deve assumere le proprie responsabilità sulla crescita" e sul Fiscal compact non è arretrato di un passo rispetto ai proclami
fatti durante la campagna elettorale: "Avevo detto che bisogna aggiungere la dimensione della crescita", senza la quale "non si esce dalla crisi". Insomma, i propositi sembrano far ben sperare. Ma non bastano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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