
"Quota 100" è partita. Mentre si attende la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale iniziano i calcoli sulle finestre e su quanto bisogna attendere per poter lasciare il lavoro. La certezza finora è che per godere di Quota 100 sono necessari 62 anni di età e 38 di contributi. Ma attenzione, nelle pieghe del decreto c'è un'altra via d'uscita più agevole e che potrebbe permettere ad un dipendente di lasciare il lavoro già a 57 anni. Come sottolinea ilCorriere, si tratta dell'articolo 22 del decretone presentato dal governo. Il testo infatti prevede una deroga su questo fronte per i Fondi di solidarietà bilaterali. I lavoratori nati tra il 1960 e il 1962 dunque potrebbero andare via prima anche sotto il muro dei 62 anni.
Chiariamo subito un punto: questa possibilità di uscita anticipata può essere messa in pratica con un accordo tra il dipendente e la stessa azienda. In questa specifica circostanza il Fondo potrà di fatto erogare un assegno a sostegno del reddito fino al raggiungimento dei 62 anni e dei requisiti per quota 100. La porta d'uscita aniticpata è prevista nel decreto per incentivare il turn over col ricambio generazionale.
Ovviamente i costi saranno sosetnuti interamente dall'azienda ma gli oneri saranno deducibili ai fini fiscali. Un sistema molto più "leggero" per l'azienda rispetto a quello previsto dall'isopensione della legge Fornero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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