Ecco come andare in pensione a 55 anni

Ecco alcuni casi specifici nei quali è possibile uscire anticipatamente dal mondo del lavoro

Ecco come andare in pensione a 55 anni

Con la legge Fornero e l'incremento del dato relativo alla speranza di vita media, oramai, arrivare alla pensione significa concretamente raggiungere i 67 anni di età anagrafica. Ciò nonostante rimane ai contribuenti ancora qualche labile possibilità di uscire prima dal mondo del lavoro: vediamo alcuni degli esempi riportati da La Legge per Tutti.

Inabili e invalidi

Esistono alcuni tipi di prestazioni previdenziali erogate dall'Inps che prescindono dal raggiungimento di un'età minima. Si parte dall'assegno ordinario di invalidità: ottenibile da coloro che risultano iscritti all'Assicurazione generale obbligatoria Inps a ad altri fondi sostitutivi, esso richiede un minimo di 5 anni di contribuzione (3 dei quali devono essere stati accreditati proprio nell'ultimo quinquennio) ed un'invalidità minima superiore ai 2/3 previsti per legge, quindi pari almeno al 67%. Tale invalidità, diversa da quella di tipo civile, deve risultare specifica per quelle mansioni lavorative di cui si occupa il diretto interessato. Si passa alla pensione ordinaria d’inabilità al lavoro, per accedere alla quale sono richiesti i medesimi requisiti contributivi di cui sopra, oltre che un'inabilità permanente ed assoluta ad ogni mansione lavorativa. Possono essere inoltre riconosciute speciali pensioni di invalidità/inabilità sia a certe categorie di lavoratori che ad impiegati del settore pubblico (in questo caso i requisiti contributivi sono più stringenti.

Tali trattamenti non vanno confusi con la pensione di vecchiaia anticipata per invalidità, raggiungibile con 15/20 anni di contributi e 56 anni di età anagrafica per le donne o 61 per gli uomini: tale età può ridursi di ulteriori 5 anni per la categoria dei non vedenti e solo dopo una finestra di 12 mesi (che si può aprire solo in caso di invalidità pensionabile minima all'80%), essendo esclusivamente una semplice deroga al raggiungimento dell'età per il trattamento di vecchiaia dei dipendenti privati.

Pensione anticipata

Un lavoratore con un minimo di 41 anni di contributi può accedere alla pensione anticipata per "precoci": con tale denominazione si intendono i contribuenti con almeno 12 mesi di contribuzione da effettivo lavoro accreditata prima del 19esimo anno di età e 41 di contributi, purchè rientrino in determinate categorie. Nello specifico ci si riferisce ad addetti ai lavori usuranti, notturni o gravosi, invalidi civili al 74%, caregiver che assistono da almeno 6 mesi un familiare convivente portatore di grave handicap risultante entro il primo grado o in alcuni casi entro il secondo grado di parentela.

Tale pensione si può ottenere a 55 anni anche se, per raggiungere i 41 di contributi, ciò significa aver avuto una carriera lavorativa senza interruzioni dai 14 anni. L'età di ingresso nel mondo del lavoro può essere anche più tarda rispetto ai 14 anni, e ciò può avvenire nei casi in cui il diretto interessato abbia maturato diritto a maggiorazioni contributive (riconosciute ad esempio a invalidi dal 75%, vittime di terrorismo, ed appartenenti ai comparti di difesa, sicurezza o soccorso).

Pensione anticipata/prepensionamento

Pensare a una pensione anticipata a 55 anni di età sembra impossibile, specie senza maggiorazioni, dato che sono richiesti 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne (senza considerare la finestra di tre mesi prevista).

Diverso il discorso relativo al "prepensionamento", che permette di lasciare il lavoro prima della maturazione dei requisiti previsti dalla pensione anticipata ordinaria. Si parla di prepensionamento con isopensione, attivabile nel caso in cui il lavoratore abbia 35 anni e 10 mesi di contributi: con una decurtazione sull'assegno, il diretto interessato può uscire fino a 7 anni prima rispetto a quanto previsto per la pensione anticipata Fornero. Tale assegno di sostegno al reddito resta fino alla data di maturazione del requisito.

Stesso taglio previsto per il prepensionamento con contratto di espansione o con assegno straordinario, che richiede 37 anni e 10 mesi di contributi: si può anticipare fino a 5 anni il raggiungimento di detti parametri relativi alla pensione anticipata: l' assegno di sostegno al reddito resta fino al raggiungimento del requisito per la quiescenza.

In entrambi i casi non può essere il lavoratore a richiedere tale tipo di trattamento: ciò può infatti avvenire solo dopo specifica

attivazione di una complessa procedura di gestione degli esuberi da parte dell’azienda per cui il diretto interessato lavora. Si aggiunga, inoltre, che non tutte le imprese hanno la possibilità di accedere a questi fondi.

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