Occhio alla data: chi rischia di perdere la pensione

In un comunicato ufficiale l'Inps ricorda la data del 15 settembre 2021 come termine ultimo per presentare i dati reddituali inerenti gli anni precedenti, pena la revoca dell'assegno

Occhio alla data: chi rischia di perdere la pensione

C'è grande attesa per la prossima riforma delle pensioni, questione sulla quale è a lavoro l'attuale esecutivo. Di sicuro si sa solo che Quota 100 (uscita a 62 anni e 38 di contributi) non sarà rinnovata dopo la scadenza del triennio di prova, fissata al 31 dicembre 2021, ma restano tanti i punti interrogativi, a partire dal problema costi.

Oltre alle future decisioni del governo Draghi sul tema (la riforma è attesa entro la fine di questo anno), i cittadini devono comunque fare attenzione anche alle richieste da parte dell'Inps, che non hanno minore importanza.

A quanto pare, infatti, è in arrivo una vera e propria batosta da parte dell'Istituto nazionale della previdenza sociale nei confronti dei ritardatari. Da segnarsi la data del 15 settembre, per non rischiare di perdere l'assegno pensionistico.

Il comunicato Inps

Sta facendo notizia l'ultima nota rilasciata dall'Inps in merito al cedolino di questo mese, in cui i cittadini vengono invitati a prestare attenzione al 15 settembre 2021, quando alcuni pensionati dovranno provvedere a comunicare all'Ente i dati reddituali inerenti gli anni passati, pena la revoca dell'assegno.

"Sulle pensioni che siano, in tutto o in parte, collegate al reddito (ad esempio integrazione al trattamento minimo, maggiorazione sociale, pensione ai superstiti) i cui titolari, nonostante i solleciti, non abbiano ancora fornito i dati reddituali relativi al 2017 e al 2018, ad agosto e settembre verrà applicata una trattenuta di circa 14 euro, per le pensioni integrate al minimo, o, per quelle di importo superiore, pari al 10% della pensione", si legge nel comunicato. "Ai pensionati interessati è stata inviata una lettera raccomandata con l’indicazione della data del 15 settembre 2021 come ultima scadenza per l’invio dei redditi richiesti e con le indicazioni utili per non incorrere nella revoca definitiva della prestazione collegata al reddito relativa al 2017 e/o al 2018. Nei casi in cui i redditi richiesti non vengano inviati, si procederà alla revoca definitiva delle prestazioni per gli anni di riferimento e al recupero dell’indebito calcolato".

Non sono dunque tutti i cittadini pensionati ad essere interessati, ma solo quelli titolari di pensioni collegate al reddito. Attenzione a rispettare la scadenza.

Il dibattito nel governo

Intanto procedono i lavori per il dopo Quota 100.

Una nuova riunione è prevista fra pochi giorni. Fra le ipotesi sul tavolo, un consolidamento dei meccanismi per un'uscita agevolata, una proroga con parziale riconfigurazione dell'Ape sociale, ed un prolungamento di Opzione donna.

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