Il bonus per aumentare l'assegno della pensione

L’attuale situazione dei futuri percettori dell’assegno pensionistico è davvero difficile, con paletti molto stringenti da dover superare

Il bonus per aumentare l'assegno della pensione

In vista dell’incontro politico annunciato per il prossimo 7 febbraio, la discussione sulla riforma delle pensioni va avanti spedita. Neppure il gravoso impegno dell’elezione del nuovo presidente della Repubblica ha frenato l’iter parlamentare. La scelta del nuovo capo dello Stato non ha impedito neppure di portare avanti il tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali. Ma di cosa si è parlato precisamente negli ultimi giorni?

Bonus per i giovani

Obiettivo comune delle parti in causa è sostenere la categoria dei giovani che fanno lavori discontinui. L’idea è quella di garantire alcuni bonus di contributi da conteggiare al termine della carriera lavorativa per dare maggiori opportunità ai futuri pensionati di ottenere un assegno pensionistico dignitoso. Il calcolo eseguito esclusivamente in base al sistema contributivo è chiaro a tutti, penalizza i lavoratori, i quali rischiano di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano dopo tanti anni di duro lavoro. L’attuale situazione dei futuri percettori dell’assegno pensionistico è davvero difficile, con paletti molto stringenti da dover superare. Con il sistema contributivo può uscire dal mondo lavorativo chi ha compito 64 anni di età e ha maturato venti anni di contributi, ma solo nel caso di avere una pensione pari ad almeno 2,8 volte quella minima. Tutti gli altri potrebbero andare in pensione a 70 anni con assegni irrisori.

La richiesta dei sindacati

Le organizzazioni sindacali seguono con trepidazione l’iter parlamentare sulla riforma delle pensioni e chiedono di rispettare i tempi per l’approvazione del nuovo sistema. Al quotidiano Il Messaggero i leader sindacali hanno espresso il loro parare.“È positivo – ha detto Ignazio La Ganga della Cisl – che si stia lavorando”. Buono anche il giudizio del segretario confederale della Uil Domenico Proietti. “Il confronto – ha commentato – continuerà le prossime settimane”. La Cgil, infine, ha spiegato che la discussione procede spedita e che questo è un buon segnale.

I dati delle pensioni

Da parte sua, l’Istituto nazionale di previdenza sociale ha reso noti i numeri delle pensioni in Italia. I dati sono snocciolati nel Monitoraggio sui flussi pensionamento dell'Inps. Interessanti le cifre che escono fuori dallo studio. L’assegno pensionistico medio dello scorso anno è stato di 1.

203 euro in calo rispetto ai 1.237 euro del 2020, ciò è accaduto a causa della mancata inflazione degli anni scorsi, che non ha permesso l’adeguamento degli assegni. A calare sono un po’ tutte le pensioni, soprattutto quelle destinate ai superstiti.

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