Più traffico per le "telco" ma ricavi in calo per tutte

Tim prima in Italia, At&t nel mondo. Nel 2021 crescono Cina e Usa, Europa ferma al palo

Più traffico per le "telco" ma ricavi in calo per tutte

Traffico dati al top ma i fatturati restano deboli. Questa la sintesi del report Mediobanca su mercato tlc. La pandemia ha messo a dura prova le reti che hanno dovuto fronteggiare una massa di dati in transito maggiore del previsto in tempi brevissimi. Questo ha provocato un aumento dei costi ma non quello dei ricavi a causa di un mercato delle tlc, specie in Europa, molto concorrenziale per via delle offerte mobili in «bundle» cioè a pacchetto. Solo le telco asiatiche hanno chiuso i 12 mesi del 2020 con ricavi stazionari (+0,2%), mentre i fatturati dei gruppi americani ed europei sono diminuiti, rispettivamente, del 3,7% e del 3,0%.

Nel 2020 i ricavi aggregati delle 27 principali telco mondiali sono stati pari a 1,080 miliardi di euro, in diminuzione dell'1,9% sul 2019. Nel primo semestre 2021 però c'è stata una inversione di rotta e le 27 telco hanno visto un progresso del 4,8%, portandosi a 555,5 miliardi di fatturato totale, grazie soprattutto alla crescita dell'8,5% dell'Asia & Pacifico (236,1 miliardi alimentata in particolare modo dalle società cinesi (+12,7%). Sono andati bene anche i player delle Americhe (in crescita del 4,5% a 168 miliardi), mentre l'Europa è rimasta ancora al palo (-0,5%) con un fatturato aggregato di 151,4 miliardi. AT&T si conferma la prima telco al mondo per ricavi, seconda Verizon 104,5 miliardi e terza Deutsche Telekom 101 miliardi. Tim è 17esima. In Europa il primo mercato è quello tedesco con ricavi per 57 miliardi (-0,8% sul 2019), seguito da UK (35,1 miliardi -1,8%) e Francia (35,2 miliardi -0,4%). Nonostante la diversa popolosità dei due Paesi, Spagna e Italia si contendono la 4° piazza in Europa con, rispettivamente, 28,8 miliardi (-3,8%) e 28,6 miliardi (-4,8%). All'Italia tocca la maggiore contrazione dei ricavi tra il 2016 e il 2020 (-10,3%).

Per quanto riguarda la performance dei principali operatori nel 2020, Tim (nella foto l'ad Luigi Gubitosi) è prima per fatturato (12 miliardi; -8,4% sul 2019) davanti a Vodafone (5,1 miliardi; -9,4%), Wind Tre (4,9 miliardi; -3,7%) e Fastweb (2,3 miliardi; +3,6%), con Iliad in 5° posizione (0,7 miliardi di euro; +58,3%). Il rapporto evidenzia che escludendo le start-up (Iliad e Open Fiber) e le più piccole Eolo, PosteMobile e Linkem, nel quinquennio Fastweb è l'unica a crescere (+28%), con investimenti industriali superiori alla media italiana.

Wind Tre è però l'operatore con l'ebit margin più elevato (17,4%) seguito da Bt Italia (16,6%) e Tim (13,4%).

Per Wind Tre in aumento (+414%) «grazie ai minori interessi passivi iscritti a bilancio dopo la ristrutturazione dell'indebitamento realizzata nel 2019» specifica Mediobanca.

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