Il piano Mps divide il mercato. Incognite su obiettivi e tagli

Titoli giù del 2,8%. Gli analisti: "Tutto dipenderà dalle scelte del Tesoro sulla cessione delle sue quote"

Il piano Mps divide il mercato. Incognite su obiettivi e tagli

Mps scivola in Piazza Affari all'indomani della presentazione del nuovo piano industriale che prevede la creazione di una Rocca Salimbeni più snella e, sulla carta, più attraente per eventuali acquirenti attraverso 4mila esuberi e un aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro che finanzierà investimenti in tecnologia e i costi di ristrutturazione. Il titolo chiude la seduta in calo del 2,8% a 0,9 euro, pari a una capitalizzazione di 900 milioni.

Sulla strategia 2022-2026, pubblicata venerdì sera a mercato chiuso, si dovranno pronunciare la Commissione Europea, con cui il Tesoro (al 64% di Rocca Salimbeni) sta negoziando i termini di uscita, e la Bce. Nel frattempo, il mercato si interroga sui rischi di esecuzione. «Tutto dipenderà dalla strategia del Mef per la cessione delle quote» sintetizza Citi che solleva il tema della squadra manageriale incaricata del piano considerando che, da tempo, circolano voci di una successione al vertice occupato da Guido Bastianini. «L'attuazione del piano deve rappresentare l'inizio di un percorso che porti Mps a una soluzione definitiva» ha ribadito Franco Casini, segretario nazionale amministrativo della Fabi che ha rinviato la valutazione finale sulla strategia ai via libera delle autorità europee «che potrebbero chiedere ulteriori interventi», ricordando in ogni caso «i due principi cardine» sui tagli: la volontarietà delle uscite e un congruo numero di nuove assunzioni.

Lo snodo strategico del rilancio di Mps sarà la ricapitalizzazione. «L'aumento di capitale è in linea con il piano precedente nonostante i 170 punti base di generazione organica del capitale registrata sui primi nove mesi dell'anno. Il che implica importanti costi di ristrutturazione coerenti con la prevista riduzione del personale del 16-19%» nota Intesa Sanpaolo. Equita giudica positivamente la previsione che «definisce l'entità dell'aumento di capitale (inferiore alle stime ipotizzate nei mesi passati) e riduce a circa 900 milioni la quota di mercato non riferibile al Mef». Bestinver sottolinea il potenziale «duro» effetto diluitivo per gli azionisti di minoranza, mentre potranno tirare il fiato i titolari di obbligazioni subordinate per cui si allontanerà il rischio di trovarsi coinvolti nel salvataggio.

Quanto ai singoli obiettivi c'è chi come Equita li reputa «razionali», considerando i drastici tagli previsti, e chi come Kepler Cheuvreux li giudica «ambiziosi». Per il 2024 Rocca Salimbeni si attende un utile operativo di 700 milioni, un rapporto tra costi e ricavi al 60%, un costo del rischio di 50 punti base, una redditività (Rote) all'8,5 - 9%, e un indice di patrimonializzazione Cet1 al 14 per cento.

«Gli obiettivi sono superiori a quelli del precedente piano e implicano un ritorno alla redditività in linea con i concorrenti» nota Intesa Sanpaolo che li confronta con i target al 2024 di Banco Popolare di Milano ovvero un rapporto tra costi e ricavi al 53%, un costo del rischio a 48 punti base e un indice Cet1 al 14,4 per cento.

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