
Pirelli ha chiuso il 2024 con risultati migliori delle stime e ha confermato la guidance per l'anno in corso. La possibile imposizione di dazi da parte dell'amministrazione Trump obbliga, tuttavia, il colosso degli pneumatici a ripensare le strategie. «Stiamo valutando significativi investimenti negli Stati Uniti per aumentare la capacità produttiva», ha detto il vicepresidente esecutivo Marco Tronchetti Provera (foto) in conference call per spiegare il piano di mitigazione del rischio allo studio per garantire generazione di cassa e riduzione del debito (-1,9 miliardi la posizione finanziaria netta al 31 dicembre, in miglioramento di 335 milioni in un anno). «Possiamo fare leva sulla nostra leadership nella tecnologia, innovazione e nei pneumatici connessi, nei prodotti eco-safety nonché sul nostro brand iconico, grazie anche alla nostra partecipazione nella F1», ha aggiunto Tronchetti. Ad oggi gli Stati Uniti «rappresentano il 20% dei ricavi del gruppo», ha aggiunto il Ceo Andrea Casaluci spiegando che eventuali restrizioni commerciali avranno un impatto sui prezzi «ma non sappiamo quale possa essere perché non sappiamo se e quando saranno introdotti dazi e quale sarà l'entità».
Per quanto riguarda i dati preliminari 2024, l'utile netto si è attestato 501,1 milioni di euro, in crescita dell'1% su base annua (495,9 milioni di euro). Il flusso di cassa netto ante dividendi è stato pari a 533,9 milioni di euro, oltre il range previsto di 500-520 milioni di euro. I ricavi sono ammontati a 6,77 miliardi di euro, in crescita dell'1,9% rispetto al 2023 e con una crescita organica pari a +4,4% (-2,5 punti l'impatto derivante dai cambi e dall'iperinflazione in Argentina e Turchia). L'ebit adjusted è cresciuto del 5,9% a 1, 06 miliardi di euro, superando il dato implicito del target (1,04 miliardi). Il margine ebit adjusted si è attestato al 15,7%, leggermente superiore al target del 15,5%.
Per il 2025 «malgrado la forte volatilità del contesto», evidenzia la società, sono confermati gli obiettivi del piano con ricavi previsti tra 6,8 e 7 miliardi, un ebit margin adjusted al 16% e un flusso di cassa netto ante dividendi compreso tra 0,55 e 0,57 miliardi di euro.
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