"Poca crescita, più debito" Anche l'Fmi taglia stime

L'allarme del Fondo monetario internazionale: crescita modesta, debito troppo alto

"Poca crescita, più debito" Anche l'Fmi taglia stime

Già il Def è meno ottimistico del previsto. Ora arrivano anche l'Ocse e l'Fmi a bacchettare l'Italia perché fa poco per la crescita.

Il Fondo monetario internazionale ha infatti tagliato le stime di crescita del Belpaese, rivedendo il Pil al ribasso: +1% per il 2016 (-0,3% di quanto previsto a gennaio) e +1,1% nel 2017 (-0,1 punti). "La crescita è stata più lenta del previsto in Italia" afferma il Fondo, parlando di crescita "modesta" per Germania, Francia e Italia. Sale poi anche il deficit che quest'anno si attesterà al 2,7% dal 2,6% del 2015.

A preoccupare è soprattutto la disoccupazione, che pure è vista in calo rispetto all'anno precedente, passando dall'11,9% del 2015 all'11,4% nel 2016 e al 10,9% nel 2017. Un altro nodo critico è quello dei non performing loan, i crediti deteriorati delle banche e il cuneo fiscale su cui già in mattinata l'Ocse aveva acceso i riflettori.

"L'Italia dovrebbe ridurre il cuneo fiscale", afferma Gian Maria Milesi Ferretti, vice direttore del Dipartimento di Ricerca del Fmi, "Questa è da sempre, quando non si ha spazio o uno spazio molto limitato per la politica fiscale tradizionale una delle strade da seguire per aiutare la crescita. Bisogna cercare di avere una composizione della politica fiscale più favorevole possibile alla crescita".

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