La sorpresa negativa di agosto si chiama Afghanistan. L'uscita degli Stati Uniti dal paese asiatico dopo 20 anni ha creato disordine e alimentato, a causa degli attentati che ne stanno seguendo, i timori di ritorno del terrorismo internazionale. Una variabile che promette di accentuare in modo vistoso la volatilità anche in Borsa. Come destreggiarsi per guadagnare il 5% anche in questo agitato contesto?
IL SUPPORTO DI FED E BCE
C'è un importante aspetto di cui tenere conto. Il presidente della Fed, Jerome Powell, nell'intervento al simposio di Jackson Hole ha rivelato che comincerà il tapering (riduzione degli acquisti dei bond sul mercato) entro l'anno ma non ha nemmeno accennato ad un rialzo dei tassi. La Bce di Christine Lagarde invece continuerà con la politica monetaria espansiva. Tutto questo si traduce in tassi di interesse bassi ancora per un prolungato periodo di tempo e quindi in un forte supporto ai mercati finanziari, in particolare alle asset class di rischio: come azioni, convertibili, obbligazioni societarie e debito dei Paesi emergenti. In parallelo, tuttavia, è opportuno fare spazio in portafoglio a strumenti capaci di mitigare la probabile instabilità dei listini.
AZIONI EUROPA E HIGH YIELD
Il portafoglio per puntare a un rendimento del 5% nei prossimi 12 mesi prevede per un 50% asset class di rischio e per un 30% esposizioni in beni rifugio o asset class meno correlate ai mercati. Il restante 20%, infine, dovrebbe essere mantenuto in liquidità. Il 50% esposto alle asset class «rischiose» prevede azioni Europa (10%) e azioni globali (10%): le prime sono quelle che dovrebbero beneficiare di più della prevista ripresa autunnale mentre l'azionario globale consente di partecipare alla crescita mondiale. Un 10% è dedicato ai bond high yield che, grazie a cedole ancora discrete rispetto ai titoli di Stato, consentono buoni guadagni. Per avvantaggiarsi delle cresciute aspettative di inflazione, c'è poi un 10% in Etf inflation linked mentre un altro 10% è dedicato al debito emergente in valuta forte che, dopo le difficoltà da inizio anno, dovrebbe ripagare il 5% in 12 mesi.
CINA, SVIZZERA E ORO
La componente del portafoglio attrezzata per contrastare la volatilità è articolata in oro, valute estere e bond della Cina. Il 10% di Etf in oro dovrebbe garantire la protezione tipica che il metallo prezioso offre durante le fasi di instabilità dei mercati finanziari. Il 5% di valute è composto da franco svizzero (la tipica moneta rifugio per gli investitori) e da dollaro canadese e corona norvegese. Queste ultime due monete dovrebbero apprezzarsi rispetto all'euro sia perché emanazione di Paesi forti esportatori di materie prime sia per le loro politiche monetarie meno espansive. Il 15% in bond cinesi, intende invece sfruttare sia i maggiori rendimenti offerti (il decennale del Dragone rende attualmente il 2,9%) sia la resilienza che lo yuan ha dimostrato anche nelle fasi di elevata volatilità dei mercati.
UNA RISERVA DA INVESTIRE
Il 20% di liquidità soddisfa invece una precisa strategia: permette di essere pronti per investimenti durante le fasi di correzione dei mercati in cui si apriranno opportunità interessanti in aree regionali e settori. Per esempio, se ci fosse una vistosa correzione dei titoli Big Tech Usa che tanto hanno corso negli ultimi 18 mesi di pandemia, potrebbe valere la pena un piccolo investimento a prezzi scontati. Stesso discorso per i mercati emergenti che presentano prospettive di crescita superiori a quelle di Usa ed Europa.
Anche i titoli azionari ad alto dividendo (da acquistare tramite gli Etf specializzati) rappresentano un target interessante soprattutto se comperati in modo frazionato nei prossimi mesi. Infine, un avvertimento: questo portafoglio punta a un guadagno del 5% nei prossimi 12 mesi ma, in uno scenario moderatamente negativo, potrebbe far accusare perdite del 4 per cento.
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