Il Meccanismo europeo di stabilità è “un tampone di una situazione oggi esistente” e sulla questione occorre un dibattito più ampio. Lo ha sottolineato il presidente di Consob, Paolo Savona durante il convegno sul web Milano Capitali 2020 organizzato da Class Editori. Il numero uno della Commissione nazionale per le società e la Borsa si riferiva in particolare al Mes senza condizioni per le spese sanitarie.
Savona ha precisato che ora manca in Europa “un titolo a breve, che blocchi l'interscambio di risparmio all'interno dell'Europa stessa e che eviti che il risparmio si indirizzi verso i titoli di stato americani”. Secondo il presidente di Consob un titolo a breve rappresenta uno strumento utile per la crescita e per una ripresa veloce. Poi ha ricordato che in passato le autorità europee si erano dimostrate propense a tale strumento ed è quindi importante recuperarlo.
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Savona ha detto chiaramente che il nostro Paese non dichiarerà il default, o almeno non esiste questa possibilità. Per il numero uno di Consob esiste invece “un problema di spread dovuto al tema della fiducia” e bisogna lavorare su questioni come i titoli irredimibili. Il titolo irredimibile è un prestito o debito di cui non si può avere o chiedere il rimborso.
In vista dell'aumento del debito/Pil italiano oltre il 155%, Savona ha evidenziato che "esistono strumenti per evitare che il rapporto cresca, come l'emissione di titoli di debito irredimibili che abbiano un rendimento pari al massimo dell'inflazione che la Bce indica come tetto insuperabile".
Poi ha ricordato che la nostra economia ha due pregi come le esportazioni e il risparmio su cui bisogna puntare. Secondo Savona il nodo centrale è come portare la finanza al servizio dell'economia. “In questo particolare momento - ha proseguito - si potrebbe estendere le garanzie in particolare a quelle aziende esportatrici che potrebbero accrescere le loro iniziative e creare lavoro e sviluppo”.
Vendite allo scoperto
Il numero uno di Consob è intervenuto anche sulle vendite allo scoperto. Si tratta di operazioni finanziarie che consistono nella vendita di titoli non posseduti direttamente dal venditore ma presi in prestito dietro il versamento di un corrispettivo. L’obiettivo è di ottenere un profitto dopo un movimento al ribasso in una borsa valori.
Savona ha detto che Consob, fra le autorità di vigilanza sui mercati europee, è quella che "ha maggiormente spinto a livello europeo per avere interventi dinamici" sulle vendite allo scoperto in Borsa. Poi ha aggiunto che sono state proibite le vendite allo scoperto per 3 mesi attraverso le negoziazioni a livello di Esma, l'autorità che riunisce le varie authority di vigilanza bancaria europee.
"Vediamo cosa succede in Borsa, ove necessario si interverrà - ha concluso Savona -. Vediamo se questa volta l'Europa decide un intervento congiunto, che è il più efficace. Se non ci sono decisioni in comune gli interventi sono meno efficaci".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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