Addio ad auto diesel e benzina: ecco da quando

Pronto lo stop alla produzione di automobili che vanno a benzina o diesel: quando scatterà il blocco. Una misura che mette in difficoltà i costruttori europei

Addio ad auto diesel e benzina: ecco da quando

Stop alla produzione di veicoli con motori a combustibili fossili a partire dal 2035. Sembra essere questa una delle proposte della Commissione Europea in favore di una mobilità sostenibile. Se confermato, le automobili, e non solo, si apprestano ad uscire di scena.

L'arresto della produzione di motori che vanno a benzina o diesel è solo una delle misure del pacchetto chiamato Fit for 55 package per la sostenibilità che l'esecutivo comunitario si appresta a presentare il prossimo 14 luglio. Una proposta definita dal commissario responsabile, Fran Timmermans, "ambiziosa" e che soprattutto non riguarderà solamente le auto ma anche il trasporto aereo e marittimo. Per il resto, Timmermans, come scrive La Stampa, ha mantenuto grande riserbo.

Per capire al meglio come si evolverà il mondo degli spostamenti però ci possono aiutare i numeri predisposti dall'Unione Europea. L'esecutivo si è posto l'obiettivo di ridurre entro il 2030 almeno il 37,5% delle emissioni di gas a effetto serra. Per quanto riguarda il settore auto, l'asticella è fissata addirittura al 60% per arrivare al 100% entro il 2035. Quest'ultimo dato, ovviamente, è possibile raggiungerlo solamente attraverso il divieto di produzione di motori diesel o a benzina. Inoltre, verranno posti agli Stati membri degli obiettivi vincolanti in favore della realizzazione di stazioni di ricarica elettrica e per lo sviluppo di biocarburanti di nuova generazione.

"Andremo oltre i combustibili sul mercato" assicura Timmermans durante la sua partecipazione al forum organizzato da Ong. Transport & Environment sul futuro dell'industria automobilistica. "Credo che nella qualità delle auto siamo ancora leader, ma non lo siamo in sostenibilità" continua il Commissario europeo per il clima e il Green Deal. Una scelta che, se confermata nei fatti, come sostiene un rapporto di Transport & Environment, metterà in difficoltà, e non poco, i costruttori di automobili. Le uniche due case automobilistiche pronte ad abbandonare la produzione di motori a benzina o diesel sono Volvo e Volkswagen.

"Sono solo indiscrezioni, aspettiamo la proposta" affermano da Acea, l'associazione dei costruttori europei. Ad ogni modo, quest'ultimi non sembrano comunque essere intimoriti.

In Italia per non farsi trovare impreparati è stato già convocato, per il 23 giugno, il tavolo automotive dal ministero per lo Sviluppo economico. Roberto Benaglia, segretario generale della Fim-Cisl, si dice pronto a discutere della crisi di questo settore che dà lavoro a oltre 200mila persone.

Allo stesso tempo però afferma che sia necessario confrontarsi su sviluppo e politiche industriali considerate "indispensabili per una delle filiere più importanti del nostro Paese, nel pieno di una transizione tecnologica". Solo in questa maniera, dal suo punto di vista, si potrà cominciare a riflettere sul come affrontare le misure che l'Ue annuncerà il prossimo luglio.

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