Rc auto sempre più cara: +109% dal 2001

Dal 2001 a oggi le polizze in media sono aumentate del 109%. Più colpiti i neopatentati e chi vive al Sud

Rc auto sempre più cara: +109% dal 2001

Un vero e proprio salasso per gli automobilisti, già tartassati dal caro carburanti. Stiamo parlando dell'aumento delle polizze Rc auto: "Dal 2001 ad oggi - sottolineano Federconsumatori e Adusbef - sono cresciute mediamente del 109%; nel solo 2012 in media del 6%", con un impatto maggiore sui neopatentati, per i quali si registrano «punte del
+19%"
. Le due associazioni dei consumatori ribattono ai dati dell’Ania (+2,1% nei primi tre mesi dell’anno, dopo
il +5,8% del 2011 e il +4,7% del 2010), dicendo che sono "francamente fuori da ogni realtà". Colpisce quel dato (+109%). In pratica in undici anni le polizze sono raddoppiate

Rincari: + 6% nel 2012

Secondo un’indagine dell’Osservatorio nazionale Federconsumatori, su un campione di 18enni e 50enni
che devono assicurare un autoveicolo nelle aree del Nord, del Centro e del Sud del Paese, e prendendo in
considerazione le prime 5 compagnie assicurative che coprono oltre il 60% del mercato italiano, l’aumento
medio nel 2012 si attesta al 6%, con 78 euro in più a polizza.

Quanto paga un neopatentato

A dover pagare di più per assicurare l'auto sono i neopatentati (e sin qui nessuna sopresa). In media la spesa varia dai 2.000 ai 4.000 euro (soprattutto al Sud le tariffe tendono a raggiungere cifre molto elevate). È questa la categoria per cui si registra un aumento maggiore, con punte che sfiorano anche il 19%. Crescono in misura minore, ma sempre allarmante, le tariffe per i 50enni in 1^ classe, mediamente del 4-5%.

Comportamenti scorretti

Le associazioni chiedono al governo di fare qualcosa per cercare di raffreddare i prezzi, con una riforma complessiva del sistema ed una maggiore vigilanza per bloccare i comportamenti scorretti.

Il fenomeno più grave ed allarmante in tal senso è l'atteggiamento (al limite della legalità) adottato da molte compagnie che operano
disdette strumentali, per poi riproporre una nuova polizza con prezzi molto più alti. Un comportamento che, secondo i consumatori, "viola la legge dell'obbligo a contrarre".

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