Revisione delle regole e delle aliquote: ecco come sarà il superbonus

Semplificazioni ed ampliamento dei benefici anche alle strutture ricettive, questi alcuni degli obiettivi dell'esecutivo

Revisione delle regole e delle aliquote: ecco come sarà il superbonus

Ampliare i benefici del Superbonus, arrivando ad includere anche le strutture ricettive, per dare una spinta tanto al turismo quanto all'occupazione, e mirare ad una semplificazione che comprenda le aliquote fiscali, con una previsione unica al 75%: questi alcuni degli aspetti del Superbonus 110% a cui sta lavorando il governo. Delle modifiche che dovrebbero essere incluse direttamente all'interno del Decreto semplificazioni, la cui approvazione è in calendario solo dopo l'ok al Recovery Plan.

A spiegare gli obiettivi dell'esecutivo è Vannia Gava, sottosegretario alla transizione ecologica, che illustra i dati raggiunti grazie all'incentivo fino al 23 marzo: sono stati effettuali 8mila interventi in totale, per circa 620mila euro di detrazioni fiscali. "Lo strumento ha sostenuto il settore, ma non ha avuto finora il successo sperato", spiega su ItaliaOggi il sottosegretario. Al momento, per quanto riguarda il Superbonus, il tempo limite resta il 30 giugno del 2023, ma ciò non significa che tale agevolazione sia destinata a sparire dopo quella data: "Ricordo a me stessa che in quasi 20 anni i vari bonus fiscali per l'edilizia sono stati sempre prorogati di anno in anno con l'approvazione delle leggi finanziarie e di bilancio", precisa Gava.

Gli obiettivi per il futuro

L'obiettivo principale, oltre all'intenzione di estendere l'orizzonte temporale per tutto il 2023, resta quello di arrivare ad una semplificazione e di ampliare i benefici fino a raggiungere altre categorie di edifici non ancora incluse:"Ritengo utile estendere la possibilità di accedere al beneficio a tutte le tipologie di edifici che necessitano di una rigenerazione e continuo a lavorare per estendere la possibilità di fruire del superbonus a tutte le strutture con finalità ricettive, a partire da alberghi, agriturismo e affittacamere", precisa il sottosegretario. "Non solo aiuteremo l'economia a ripartire e sosterremo l'occupazione, ma riusciremo ad avere in Italia e a offrire a chi viene un vero turismo sostenibile".

I dati fino ad oggi

I numeri per ora, tuttavia, non sono particolarmente incoraggianti, ammette Gava: "Secondo i dati Enea, dall'entrata in vigore del bonus al 23 marzo del 2021 sono in lavorazione circa 8mila pratiche per un ammontare ammesso a detrazione realizzato di circa 620 milioni di euro". L'ostacolo principale resta "la criticità che riguarda la discrasia tra mappe catastali e realtà del patrimonio immobiliare e l'adesione dei condomini per l'efficientamento". Secondo il sottosegretario, in sostanza, le domande sono troppo poche a causa del fatto che il sistema è ancora troppo complesso e farraginoso.

Abusi edilizi e condoni

Ma che sarà fatto per incentivare anche i più reticenti ad accedere al bonus? Sono in programma delle misure di condono specifiche? "Non incentiveremo mai nessuna forma di abuso, ma non possiamo nemmeno violare un impegno preso con chi finanzia dei lavori facendo affidamento sul bonus per difformità di lieve evidenza", spiega ancora il sottosegretario. "Al momento la legge considera non rilevanti abusi o difformità fino al 2% della cubatura per ciascuna unità immobiliare".

Aliquote e semplificazioni

Resta difficile muoversi nella giungla delle detrazioni fiscali, con bonus che si sovrappongono spesso e volentieri senza chiarezza, ma anche questo è un punto su cui lavorare. "Personalmente sono favorevole all'unificazione dei benefici fiscali al 75%. Nelle more, però, dobbiamo lasciare la possibilità di usufruire della restituzione dell'85% per tutti gli interventi già iniziati con il cosiddetto sismabonus", precisa Gava.

"Semplificheremo tutte le procedure autorizzative, soprattutto quelle ambientali. Come Lega abbiamo presentato un pacchetto completo.

Avendo già conosciuto questo ministero, appena dopo il giuramento, mi sono messa a lavorare ad un decreto che semplifica varie fasi e autorizzazioni come quelle di valutazioni di impatto ambientale, le autorizzazioni per i progetti di bonifica e contro il dissesto idrogeologico", dichiara in conclusione il sottosegretario. "Dobbiamo mettere in condizioni cittadini, enti locali e imprese di operare con regole chiare, certe e con tempistiche relativamente brevi".

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