Riflettori su Banca Progetto per prestiti a società mafiose

Il Tribunale di Milano dispone l'amministrazione giudiziaria. A rischio la cessione dell'istituto al fondo Centerbridge

Riflettori su Banca Progetto per prestiti a società mafiose
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Guai giudiziari per Banca Progetto. L'istituto milanese è finito nel mirino del Tribunale di Milano che ha predisposto l'amministrazione giudiziaria per aver concesso prestiti a società legate alla 'ndrangheta. Nel procedimento di prevenzione nei confronti della banca guidata da Paolo Fiorentino, il procuratore di Milano Marcello Viola sottolinea come dall'analisi dei fascicoli bancari sia emerso che «Banca Progetto, spesso eludendo i principi della normativa antiriciclaggio, ha erogato finanziamenti assistiti da garanzia statale in favore di società pienamente inserite all'interno di dinamiche criminali, in quanto oggetto della contestazione del delitto di trasferimento fraudolento di valori, in alcuni casi commessi con l'aggravante del metodo mafioso», consistito nell'agevolazione della 'locale' di 'ndrangheta di Legnano/Lonate Pozzolo, in provincia di Varese.

Stando a quanto accertato dalle indagini del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf e del pm Paolo Storari, Banca Progetto avrebbe concesso finanziamenti a società legate alla 'ndrangheta per oltre 10 milioni di euro.

La banca, nata nel 2015 su inziativa del fondo americano Oaktree a seguito dell'acquisto della quasi totalità del capitale di Banca Popolare Lecchese, ha subito precisato che non si tratta di un commissariamento e che l'attività andrà avanti regolarmente. L'amministratore giudiziario Donato Maria Pezzuto si affiancherà per un anno alle strutture della banca al fine di verificare l'adeguatezza dei presidi organizzativi e di controllo interni. «Vogliamo ribadire che la banca è saldamente sotto il controllo del cda, dell'amministratore delegato e della struttura manageriale», ha detto lo stesso ad, Paolo Fiorentino, nella conferenza stampa convocata ieri d'urgenza dopo l'arrivo del provvedimento giudiziario. Né la banca, né i suoi esponenti e dipendenti sono oggetto di indagine. «Questa misura è stata presa a tutela della banca», ha rimarcato il banchiere ex Unicredit e Carige che conta di convincere Pezzuto «in un lasso di tempo relativamente breve del fatto che nostra struttura di controlli è adeguata». Pezzuto sarà uditore ai cda e ai vari comitati, senza però diritto di voto.

Il procedimento è stato emesso in relazione ad asserite carenze istruttorie di 10 finanziamenti su circa 40.000 in essere dell'istituto specializzato in finanziamenti alle Pmi.

Tra il 2021 e il 2022 Banca Progetto era già finita nel mirino di Bankitalia che l'aveva sanzionata per 100mila euro ribadendo la necessità di mettere in atto i correttivi antiriciclaggio. Questo scossone arriva nel bel mezzo del passaggio di proprietà della banca. Il mese scorso il fondo Centerbridge aveva raggiunto l'accordo per rilevare il controllo da Oaktree. Adesso bisognerà capire se l'operazione, formalmente ancora non chiusa e soggetta alle consuete condizioni sospensive, andrà ugualmente avanti senza intoppi o il fondo statunitense Centerbridge avrà da eccepire davanti al nuovo scenario.

«Sono in corso le operazioni per il passaggio di proprietà e nei prossimi giorni capiremo se questa vicenda abbia o meno un impatto a riguardo. La macchina era già partita e faremo tutto affinché proceda», ha precisato Fiorentino.

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